SAN BENEDETTO – Si chiama “Pugni a terra” il romanzo pubblicato di recente dal giornalista sambenedettese Pier Paolo Flammini (Transeuropa Edizioni, 166 pagine).

Sarà presentato sabato 25 novembre, alle ore 17:30 presso il circolo “Mare Bunazz”, in via dei Tigli (area ex Galoppatoio). L’evento è organizzato dalla libreria “Nave Cervo” e sarà introdotto dalla scrittrice Antonella Roncarolo e dal poeta e scrittore Lucilio Santoni. L’autore personalizzerà i volumi con delle dediche originali e si troverà al circolo già alle 16:30, per chi volesse.

“Pugni a terra” è un libro che alterna pagine ricalcate dal classico romanzo di formazione, ambientato per i tre protagonisti Nero, Annarelle e Io nella parte finale del ‘900, ad altre immaginate in un presente distopico, anzi un “futuro potenzialmente presente”, in cui i tre personaggi principali, sconfitti nel loro tentativo di ri-umanizzare la modernità, fuggono, ognuno per una propria strada personale.

Il romanzo è pervaso così da una fortissima nostalgia per il passato, in particolare gli anni ‘80. Nonostante lutti (Nero ha una infanzia gravata da una sciagura in mare che coinvolge la famiglia, e che ricorda i naufragi del Rita Evelin e del Rodi), violenze (Annarelle già a 14 anni subisce un trauma sessuale), il ricordo di quegli anni assume nelle pagine una valenza mitica, tra scontri fisici dopo le partite di calcio, una religione cattolica vissuta come una magia, le passioni per la musica rock e la poesia “maledetta” e, infine, l’avvento di internet che cambierà il corso delle loro vite.

È, tuttavia, la torsione tra gli anni ’80 e ’90 che segnerà i tre giovani, isolando Nero in studi solitari e mutando la condizione della famiglia piccolo-borghese di Annarelle dal benessere precedente a un progressivo impoverimento, mutazione vissuta come un tradimento delle aspettative prima garantite dei sistemi democratici occidentali. Nel “futuro potenzialmente presente” i tre protagonisti, ormai adulti, sono uniti dalla lotta per un impossibile ritorno a quel passato.

Resterà, però, un mondo irriconoscibile, dominato da un capitalismo “distruttivo” in cui la popolazione stessa agevola l’arrivo del “Sistema Z”, un ordine indecifrabile nel quale al posto degli Stati o dei Parlamenti vige la mera gestione materiale dell’esistente. Chi può vagheggia di raggiungere l’immortalità grazie alla neo-genetica, oscuri esperimenti ingannano sull’eterna giovinezza e le utopie transumaniste sembrano compiersi con il cosiddetto “download della mente”; mentre al contrario la stessa informazione, le fonti energetiche e internet diventano sempre più rare e costose.

Restano, dunque, soltanto pornografia e violenza, raccolte da Flammini in alcune pagine di crudezza estrema e iper-realistica: una critica feroce al presente dominato dall’ambivalenza tra narcisismo e voyeurismo e da una tecnologia disumanizzante. “Pugni a terra” è un libro che non lascia indifferenti:  un “pugno” allo stomaco del lettore, per destarlo dall’apatia, dal perbenismo e dall’ossessione del politicamente corretto.