SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’attesa del passaggio istituzionale in Consiglio Comunale lunedì prossimo, l’Amministrazione Comunale convoca in sala Giunta mercoledì 6 settembre, una conferenza stampa per presentare gli indirizzi e gli accordi di collaborazione con l’AST di Ascoli Piceno, finalizzati alla permuta tra l’area comunale di via Sgattoni, dov’è prevista la realizzazione della Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità, e l’immobile dell’AST di via Romagna.
Erano presenti: la direttrice dell’AST -Ascoli Piceno Nicoletta Natalini, la direttrice amministrativa dell’AST Paola D’eugenio, i tecnici che hanno seguito il progetto Giovanni Ferrari e Matteo Narcisi, il Sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli, il dirigente di Area Gestione Territorio Giorgio Giantomassi, Il Presidente della Commissione Sanità Umberto Pasquali, I capigruppo di maggioranza Sabrina Merli e Barbara De Ascaniis, mentre a rappresentare Rivoluzione Civica al posto di Silvia Laghi è intervenuto l’assessore alle Politiche Sociali Andrea Sanguigni.
Il nuovo complesso sarà la prima struttura nel territorio comunale di San Benedetto che si realizzerà nell’ambito della progettualità del PNRR Missione 6. I primi due piani saranno dedicati ai servizi ed agli spazi ambulatoriali, mentre al terzo piano sarà ospitato il presidio ospedaliero che sarà dedicato alla presa in carico e cura di pazienti non in fase acuta. I 15 posti letto dell’Ospedale di Comunità, saranno dedicati alle cosiddette “cure intermedie”, serviranno per il ricovero di pazienti che, pur non necessitando di ricovero in reparto ospedaliero per acuti, devono sottoporsi a terapie o trattamenti che richiedono assistenza prolungata nell’arco della giornata e, pertanto, non possono essere adeguatamente curati nell’ambito domiciliare. Parimenti, può rappresentare una opportunità di dimissione da reparto per acuti di pazienti stabili clinicamente ma che non sono ancora in condizioni tali da poter rientrare al proprio domicilio.
«Volevo rimarcare – dichiara il Sindaco Spazzafumo– che nel momento in cui ci sono delle ottime collaborazioni, soprattutto con la dottoressa che è arrivata da pochissimo tempo, siamo riusciti a creare questa accelerazione. La necessità è quella di avere delle strutture nella città di San Benedetto del Tronto. L’AST ha deciso che doveva esserci una struttura importante, che poi sarà a corredo anche dell’Ospedale che verrà verrà diciamo costruito successivamente.»
«San Benedetto come comune non ha attualmente una casa della comunità – sono le parole della dottoressa Natalini – il distretto di San Benedetto ne ha 2 ma nei comuni vicini. Quindi la progettazione di chi mi ha preceduto sulla realizzazione delle strutture del PNRR, ha ritenuto che San Benedetto dovesse esserci effettivamente una Casa di Comunità, ampliata all’OSCO (Ospedale di Comunità). Sono due progettualità nuove che permetteranno in parte trasferimento dei servizi che sono adesso nello stabile di via Romagna, che comunque non era più adatto alla erogazione di servizi sanitari»
«È una dote che lasceremo alla prossima amministrazione» dice con orgoglio Bruno Gabrielli spiegando nel dettaglio l’accordo raggiunto con l’AST per la permuta in oggetto, non aggiungendo molto a quanto riferito ieri in Commissione
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