ANCONA – La Verisure ha condotto uno studio a livello nazionale insieme all’Istituto di Ricerca Sondea. L’oggetto della ricerca è la sicurezza degli italiani con rispetto a furti, aggressioni ed effrazioni.
È stato esaminato ed intervistato un campione di circa 1000 soggetti, provenienti da diverse parti della nostra penisola. Sono stati approfonditi le loro esperienze, le loro speranze ed i metodi con cui fronteggiano i pericoli, in generale, e l’eventualità dei furti, in particolare.
L’analisi ha rivelato differenze significative tra le regioni del Nord, Centro e Sud riguardo alla percezione di sicurezza. Gli abitanti del Centro Italia si classificano come i più preoccupati per i furti domestici con un +8% sulla media nazionale. Solo il 33% degli abitanti del Centro afferma di sentirsi davvero sicuro in casa, percentuale che scende a 31% tra le donne e, addirittura, a 28,7% tra gli over 55.
In cima alla classifica si posiziona il Lazio, seguono Toscana e Marche. Nelle Marche, in particolare, il 57,1% teme un’intrusione domestica, il 38,1% un’aggressione ed il 14,3% uno scippo.
La percezione di questo pericolo è influenzata da alcuni fattori. In primis le esperienze dirette o indirette di effettivi furti o aggressioni. Molti, poi, riconducono l’incremento degli episodi pericolosi alla crisi economica. Anche il lockdown ha influito perché ha portato tutti a gestire diversamente il proprio tempo, specie quello trascorso in casa.
Le misure di sicurezza a cui gli italiani guardano più frequentemente sono la porta bilandata, l’installazione di un sistema di allarme e di telecamere di videosorveglianza. Chi non vi ha già fatto ricorso è intenzionato ad ovviare nei prossimi 12 mesi.
Lascia un commento