SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un attacco duro quelllo di Aurora Bottiglieri alla  Regione Marche ed all’Amministrazione Comunale di San Benedetto.

“Mentre si contorce per gli abbandoni di consiglieri – tuona la Consigliera – l’Amministrazione Comunale colleziona figure pessime come quella sul progetto Ballarin, su impegni presi e con disinvoltura abbandonati come la sistemazione di alcune piazze, sull’assenza totale in merito allo stato della sanità locale.”

A preoccupare però è lo stato dei progetti delle strutture sanitarie destinate all’AST 5, ivi compreso il tanto decantato Ospedale di Ragnola.

“Il Contratto istituzionale di sviluppo per l’esecuzione e la realizzazione di tali investimenti  – rimarca la Bottiglieri – firmato nel maggio del 2022 dal Ministero della Sanità e dalla Regione Marche, prevede che entro il 31 marzo 2023 siano approvati i progetti idonei per l’indizione della gara per la realizzazione delle strutture.

Questo significa che per tutte le opere serve il progetto esecutivo.”

“Le norme prevedono che entro il 31 marzo 2023 la Regione Marche avrebbe dovuto presentare i progetti esecutivi delle 53 strutture previste per l’assistenza sanitaria territoriale. – prosegue Aurora Bottiglieri – Parliamo di Ospedali di comunità, Case della Comunità e Centrali operative territoriali. In realtà, alla scadenza prevista, sono stati realizzati solo 18 progetti esecutivi su 53, pari al 34%”.

Ricordiamo che il Sindaco Antonio Spazzafumo ha tenuto per sè la delega alla sanità, pertanto il Primo Cittadino non può esimersi dalle sue responsabilità (doppia) in merito alla salute dei cittadini.

“Per l’ex Area Vasta 5, a San Benedetto del Tronto, non risulta presentato alcun progetto esecutivo – incalza la Bottiglieri – nemmeno l’affidamento per la progettazione. Stessa situazione anche per la centrale operativa dove invece sono stati approvati 11 progetti esecutivi su 15 totali a livello regionale.

La nostra situazione si presenta drammatica per i tempi stabiliti; ci si intrattiene ancora a discutere della permuta tra l’edificio di Via Romagna e l’area in via Sgattoni quando dovevamo già avere approvato il progetto per l’indizione della gara per la realizzazione della casa di comunità. Rischiamo di perdere i fondi del PNRR di 6 milioni per la sanità territoriale, gli unici veramente stanziati, mentre irresponsabilmente si continua a parlare di un nuovo ospedale senza soldi, senza contenuti, senza certezze”