SAN BENEDETTO DEL TRONTO –. È andata in scena stamane, presso la sala consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto, la presentazione del protocollo d’intesa per l’avvio di un progetto pilota nel porto di San Benedetto denominato “Clean Sea Life – A Pesca di Plastica 2022”, il primo esempio di applicazione della legge “Salvamare” nelle modalità di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati.
L’11 maggio scorso il Parlamento ha approvato definitivamente il decreto “Salvamare” che, tra le altre cose, equipara i rifiuti accidentalmente pescati agli altri rifiuti da avviare a smaltimento. Il porto di San Benedetto è stato il primo in Italia a dare il via all’attività di pesca dei rifiuti da parte dei pescatori, che nel 2018 hanno iniziato a riportare a terra i rifiuti raccolti in modo accidentale nelle normali attività di pesca, considerata come una delle misure più rilevanti riguardo la riduzione dell’inquinamento marino. Il successo di questo progetto, che nel 2019 vide circa quaranta imbarcazioni coinvolte, ha contribuito inoltre all’assegnazione da parte della Commissione Europea del premio di miglior progetto ambientale ai rappresentanti del “Clean Sea Life”. Il protocollo di intesa presentato oggi sarà successivamente firmato nei prossimi giorni dopo una serie di analisi e verifiche da parte dei vari enti coinvolti.
Numerose le istituzioni partecipanti questa mattina in Municipio alla presentazione del protocollo d’intesa: tra gli altri, erano presenti il sindaco Antonio Spazzafumo, l’onorevole Paola Deiana (relatrice della legge “Salvamare” alla Camera dei Deputati), il senatore Giorgio Fede, l’assessore della Regione Marche Stefano Aguzzi, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale Vincenzo Garofalo, il comandante della Capitaneria di Porto Marco Mancini, il presidente della Picenambiente Francesco Chincoli, la rappresentante del progetto “Clean Sea Life” Eleonora De Sabata, il vicesindaco di San Benedetto Tonino Capriotti e, per la Garbage Service (ditta che gestisce i rifiuti in ambito portuale), l’amministratore unico Paolo Baldoni.
Le parole di apertura della conferenza sono spettate a Eleonora De Sabata, portatrice del progetto: “A partire dal 2019 la nostra iniziativa si è allargata a tutta la marineria e, grazie alla disponibilità di istituzioni e pescatori, nonostante la terminazione del progetto, si ripartirà con un progetto importante dal punto di vista della continuità, della coordinazione e della sostanzialità”. Le ha fatto eco il sindaco Spazzafumo, che ha ribadito il ruolo di primo piano svolto dalla città di San Benedetto sull’importanza dell’ampliamento di questo percorso, con un’occhiata volta anche a progetti futuri.
Collegata in videoconferenza attraverso la piattaforma Zoom ha preso parte all’appuntamento anche l’onorevole Paola Deiana, relatrice alla Camera della legge “Salvamare”: “A San Benedetto siete i precursori di quella legge. Ricordo quando Eleonora stessa e i pescatori vennero a trovarmi a Roma descrivendomi questo progetto in un modo davvero appassionante, tale che non poteva non essere portato avanti. Il progetto era talmente avanzato e i dati erano talmente dettagliati e importanti che ho voluto che il progetto ‘Clean Sea Life’ venisse illustrato alla Camera; i ringraziamenti vanno a tutte le istituzioni, al ‘Clean Sea Life’ e soprattutto ai pescatori, senza cui questo progetto oggi probabilmente non esisterebbe”.
L’assessore della Regione Marche Stefano Aguzzi, in seguito, ha spiegato l’importanza di un’iniziativa lodevole, mai realizzata fin ora da altre regioni, sottolineando la rilevanza verso un problema reale ed antipatico, come lui stesso lo ha definito. “Credo che ci sia stata una maturazione forte verso i temi ambientali – ha dichiarato Aguzzi. Veder deturpare in questo modo un bene prezioso come il nostro mare la dice lunga su quanto riusciamo ancora a sottovalutare e trascurare questo tipo di situazioni. Stiamo toccando con mano quello che da anni ci sentiamo dire, in maniera, forse, anche drammatica”.
Entusiasta il senatore Giorgio Fede, che si è detto orgoglioso della riconoscenza ricevuta a livello nazionale sul lavoro dei pescatori sambenedettesi. “Un grande successo per l’Italia, per l’ambiente e per i nostri figli – ha aggiunto Fede. La pesca è un settore fondamentale che in questi momenti vive un momento di sofferenza, e in cui noi dobbiamo essere un corpo unico”.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale Vincenzo Garofalo ha commentato: “Questa è una giornata importante, perché con questo progetto si è riusciti a dare un riconoscimento in più alla categoria dei pescatori. Tutte le istituzioni si impegneranno nel prosieguo di questa direzione, che sia sicuramente un punto di partenza, non di arrivo”. In seguito, il comandante della capitaneria di porto Marco Mancini ha asserito come la Guardia Costiera abbia una vocazione per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino, rinnovando la partecipazione per la buona riuscita del progetto.
Coinvolto nella conferenza anche il presidente della Picenambiente Francesco Chincoli: “Fin dall’inizio abbiamo accettato di aderire a questo progetto. Vogliamo essere al servizio del nostro territorio, ci viene spontaneo. Questa legge è totalmente innovativa, cambia il concetto di rifiuto, assimila il rifiuto urbano al rifiuto marittimo. Le plastiche raccolte verranno da noi trattate nel nostro nuovo impianto di Spinetoli, una struttura totalmente ecologica e con impatto ambientale bassissimo”.
Dopo la presentazione in sala consiliare, la mattinata è proseguita con la visita della mostra fotografica “A pesca di plastica” presso il mercato ittico di San Benedetto, accompagnato dal saluto e dalla consegna ad una delegazione di pescatori delle dotazioni per l’avvio del progetto pilota “A Pesca di Plastica 2022”.
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