
Il contagio del coronavirus Covid-19 dilaga letteralmente in tutta Europa ed ora anche negli Stati Uniti. La lettura dei quotidiani esteri consente così di avere un quadro più completo rispetto alla gravità globale di quella che l’Oms ha dichiarato essere una pandemia.
Il francese Le Monde, ad esempio, oggi sabato 21 marzo, pubblica un articolo a firma di Thomas Wieder (clicca qui), nel quale si cerca di comprendere quali sono i motivi per cui in Germania il tasso di mortalità per i contagiati da coronavirus sia molto più basso rispetto al resto del mondo.
Avec 16 662 cas de coronavirus répertoriés par l’institut Robert-Koch, l’Allemagne était, samedi 21 mars, le quatrième pays le plus touché après la Chine, l’Italie et l’Espagne. Avec 46 décès, en revanche, elle restait loin derrière plusieurs autres comptant pourtant moins de personnes détectées, comme la Corée du Sud (8 652 cas, 94 morts) ou le Royaume-Uni (4 014 cas, 177 décès). Le taux de létalité au Covid-19, calculé en divisant le nombre de morts par celui des malades repérés, est actuellement de 0,3 % en Allemagne, contre 3,6 % en France, 4 % en Chine et 8,5 % en Italie.
Le motivazioni, si leggono nell’articolo, sarebbero spiegate dalle autorità tedesche a causa del gran numero di test e della loro precocità, cosa che consente di affrontare l’infezione al momento in cui si manifestano i primi sintomi.
Resta comunque la proporzione, al momento allarmante: in Italia il tasso di mortalità rispetto ai casi di contagio positivi accertati è più del doppio rispetto alla Cina, tra due e tre volte rispetto alla Francia e ben 28 volte superiore a quello tedesco.
Lascia un commento
Tempo al tempo con francia, germania e spagna, con la cina invece non c é da fidarsi sui dati che danno.
Ma come non era quello italiano il MODELLO DI RIFERIMENTO nella battaglia contro il COVID19 in tutti i Paesi del Mondo? In fondo che c’è mai di così strano nel prendere come esempio il Paese con il più alto numero di decessi e di infezioni? Coloro che sono alla guida della crisi ci stanno raccontando la realtà in modo onesto? I dati tedeschi sono indicati quotidianamente dal Robert Koch Institut attraverso il suo portavoce nonché presidente Prof. Lothar Wieler. Invito coloro che hanno dimestichezza con la lingua ad ascoltare le loro conferenze stampa. Ma non tanto per i numeri, i… Leggi il resto »
Forse, come dichiarato anche dalla Protezione Civile, dovremmo contare chi muore per Corona Virus e non con il Corona Virus. L’età media, sempre dati ufficiali. è di quasi 80 anni. Fermo restando che una vita spenta è sempre una tragedia, non possiamo dire che chi nuore a 80 anni o più avendo diverse patologia, spesso più di una, è da considerare nel conteggio dei decessi per Corona Virus. Il problema è e resta sempre la mancanza di letti in rianimazione, tutti sappiamo il motivo.
Osservazione utile ma se venissero contati solo i pazienti deceduti PER Corona Virus e non CON Corona Virus i decessi in Italia attualmente corrisponderebbero a qualche decina e nel Mondo a qualche migliaio (non è un modo di dire) Noi, evidentemente più di altri Paesi, abbiamo un SISTEMA DI DIFESA inefficace: è come se l’Olanda, meglio conosciuto come Paesi Bassi, avesse costruito le barriere di contenimento delle maree insufficienti per cui a seguito dell’innalzamento del Mare che sta avvenendo sul Pianeta verrà a breve sommersa. Accadrà? Il punto non è se accadrà, ma quando. Così il nostro sistema sanitario …… Leggi il resto »
Forse in Italia si muore di più, con il corona virus e non per il corona virus, solo perché siamo il paese con più anziani d’Europa e tra i prime del mondo. La realtà alla fine è questa! Il problema rimane sempre il numero di letti in rianimazione, purtroppo! In merito al debito pubblico, siamo in un momento di crisi, paragonabile ad una guerra, essendo quindi in emergenza si deve fare debito, ma debito pubblico non il famoso MES o sistemi similari, Cosa che Conte e Gualtieri vogliono fare in barba al Parlamento e quindi al popolo… Vigiliamo!
Il paese con più anziani di Europa? Fra poco non più…
Italia e Germania sono i paesi più anziani d’Europa e, assieme al Giappone, i più vecchi al mondo. Tuttavia, i dati degli ultimi anni hanno evidenziato un cambiamento in Germania, dovuto principalmente all’ingresso di immigrati (mediamente giovani) che hanno modificato la struttura, percentuale nelle varie fasce di età della popolazione. Nel 2010 la Germania era il paese con la più alta INCIDENZA della popolazione over 65 sul totale (20,7%). L’Italia si collocava al secondo posto con il 20,4%. Dal 2018, questo primato spetta al nostro Paese (22,6%), mentre la Germania è scesa al 5° posto. Attenzione però perché l’incidenza non… Leggi il resto »
Tutto corretto, ci vogliono più figli oppure immigrati giovani, come in Germania. Detto ciò però va detto che la Merkel gli immigrati se li è sempre “scelti”, a noi arrivano sui barconi…
L’immigrazione è necessaria, ma con regole ben precise.