MARINA DI ALTIDONA – Avrà una lunghezza di 12 chilometri, da Marina di Altidona a Rubbianello, con una pendenza media dell’1,2% e toccherà cinque Comuni del fermano, la ciclovia dell’Aso. Il collegamento intervallivo, finanziato per 3,3 miliardi di euro dalla Regione Marche, si innesterà con la ciclovia Adriatica e svilupperà un nuovo sistema di mobilità dolce, fruibile e sicura.
L’opera infrastrutturale percorre la sponda sulla sinistra del fiume Aso dove sono presenti attività turistiche e di pesca sportiva facilmente usufruibili, con la prospettiva di diventare anche un nodo di collegamento per i centri storici e altri luoghi di interesse. Questo è il progetto presentato questa mattina, 22 gennaio, a Marina di Altidona, dal presidente Luca Ceriscioli, accompagnato dalla vicepresidente Anna Casini, dall’assessore regionale Fabrizio Cesetti, dai cinque sindaci dei comuni attraversati dalla ciclovia: Altidona, Lapedona, Moresco, Monterubbiano, Campofilone.
“Oggi evidenziamo una delle 13 ciclovie che compongono, insieme all’Adriatica, la rete delle ciclovie delle Marche – ha esordito Ceriscioli – Un grande progetto di mobilità sostenibile che riguarda l’intera regione. Una rete che ha coinvolto tanti Comuni e che unisce tutto il territorio con le finalità più diverse: per lo spostamento di tutti i giorni, per il rispetto dell’ambiente e anche rivolta alle strutture turistiche, perché i ciclisti, nel visitare i nostri bellissimi paesaggi, hanno necessità di queste infrastrutture dolci. Attorno alla bicicletta stiamo raccogliendo una identità della regione attraverso la realizzazione di 500 chilometri di piste ciclabili, punto di riferimento a livello nazionale. La campagna di comunicazione effettuata, tutta legata alla bicicletta con un testimonial d’eccezione come Vincenzo Nibali, racconta le Marche attraverso lo sguardo del ciclista”.
L’idea di una regione sostenibile “comincia a prendere corpo e queste ciclovie rappresentano i pettini della ciclovia Adriatica, della quale le Marche sono capofila, collegando la costa con l’entroterra – ha detto Casini – Affiancano il progetto Marche out door: circuiti che non sono vere e proprie ciclovie, ma tracciati più impegnativi rivolti alle bike. Il messaggio lanciato è quello che le Marche sono da vivere con la bici: un mezzo da utilizzare non solo per andare a lavoro, ma per fare sport e turismo”.
La ciclovia dell’Aso, secondo Cesetti, “rappresenta un intervento molto importante perché ci consente di integrare la mobilità ferroviaria e automobilistica all’interno di un percorso che valorizza il turismo. Quest’estate abbiamo inaugurato il ponte ciclopedonale tra Pedaso e Altidona, una struttura che unisce un territorio e questa ciclovia rappresenta la continuità di questo percorso già avviato. La ciclovia dell’Aso consente di completare tutta una progettualità che guarda alla valorizzazione locale e alle sue opportunità, soprattutto per il turismo che rappresenta una via di crescita, per il Fermano, dal punto di vista economico”. Il sindaco di Altidona, Giuliana Porrà, ha ringraziato la Regione “Per questa grande rivoluzione culturale che stimola un turismo nuovo e nuove modalità di vivere il quotidiano”
SCHEDA Gli interventi rientrano nella programmazione che la Regione Marche sta attuando nell’ambito della realizzazione della “rete ciclabile regionale”, caratterizzata da un asse costiero, costituito dalla Ciclovia Adriatica e da direttici trasversali (est-ovest, tra cui la Ciclovia dell’Aso), disposte lungo le principali vallate fluviali. Recentemente è stato realizzato un ponte ciclopedonale in corrispondenza della foce del Fiume Aso, con carreggiata di larghezza pari a 3 metri. Tale infrastruttura, parte integrante della futura ciclovia litoranea adriatica, rappresenta quindi lo snodo principale di partenza della futura direttrice fluviale verso monte. Lungo la vallata fluviale dell’Aso sono presenti due tratti di piste ciclabili comunali. Una in sinistra idrografica nel Comune di Altidona e l’altra in sponda opposta nel Comune di Pedaso. Nel comune di Altidona il tratto di pista ciclabile inizia dal nuovo ponte ciclopedonale e fiancheggia il fiume per oltre un chilometro verso monte, passando sotto gli attraversamenti della statale e dell’autostrada. Nel comune di Pedaso, invece, la pista ciclabile, attraversa il centro abitato e si allontana dall’ambito fluviale costeggiando la strada provinciale 238 fino alla zona con impianti sportivi, a monte del ponte autostradale. Si è scelto di proporre la sponda sulla sinistra idrografica del fiume Aso, per la maggiore estensione della piana alluvionale, per la presenza degli unici due agglomerati urbani rilevanti (Valmir di Petritoli e Rubbianello di Monterubbiano), per la esistenza di attività turistiche e di pesca sportiva a ridosso dell’alveo, facilmente fruibili dagli utenti del percorso (in prospettiva potrebbero diventare nodi di scambio o collegamento per i centri storici e altri luoghi di interesse collinari; potrebbero ospitare anche aree di sosta attrezzate). Il collegamento con la sponda destra avverrà attraverso la realizzazione di un nuovo ponte ciclopedonale, all’altezza dei collegamenti esistenti per l’abitato di Campofilone. L’intervento comporta una spesa stimata pari a 3,3 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione. I territori interessati dal tratto finanziato sono quelli di Altidona, Lapedona, Moresco, Monterubbiano e Campofilone per il nuovo attraversamento. L’estensione del tratto finanziato è di 12 chilometir circa (fino al ponte sul Rubianello) rispetto ai circa 51 dell’asta fluviale. La prima fase del progetto di fattibilità tecnico ed economica è stata approvata a dicembre 2019 e a breve sarà avviato il procedimento di conferenza di servizi preliminare per l’approvazione dello stesso. Entro l’estate sarà completato l’iter di approvazione del progetto esecutivo, mentre l’inizio dei lavori è previsto per febbraio del 2021.
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3,3 miliardi di euro? E daiii!!! Nemmeno costruissero una nuova autostrada!