SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La maggioranza di centrodestra, nella riunione prodromica al consiglio comunale di sabato prossimo, avrebbe valutato, stamane, la possibilità di secretare una parte della seduta, quella in cui si discuterà del caso legato a Roberto De Berardinis, il dirigente degli Affari Generali che è stato denunciato due volte dal consigliere di maggioranza Pierfrancesco Troli.

La minoranza, infatti, ha presentato da discutere in assise, una richiesta di censura del comportamento di Troli con riferimenti piuttosto pesanti al caso, riferimenti che parlano apertamente di ritorsione nei confronti del dirigente legata al controllo pubblico di Picenambiente (la delibera sul controllo pubblico l’ha preparata il dirigente). LEGGI QUI TUTTO QUELLO CHE HA SCRITTO LA MINORANZA SUL CASO

L’ipotesi ha già scatenato delle reazioni. Come quella di Fabio Urbinati, consigliere regionale del Pd, che con un video su facebook dice: “Segnale gravissimo chiudere il Consiglio Comunale ai cittadini. Il Sindaco si fermi. Non si possono piegare le istituzioni alle proprie convenienze e alle proprie debolezze!”.

⛔️⛔️Segnale gravissimo chiudere il Consiglio Comunale ai cittadini. Il Sindaco si fermi. Non si possono piegare le istituzioni alle proprie convenienze e alle proprie debolezze!

Gepostet von Fabio Urbinati am Mittwoch, 25. September 2019

Ancora più dura la consigliera comunale di opposizione Rosaria Falco, che sempre usandoi social scrive:

“A mio modestissimo avviso non sussistono assolutamente i presupposti giuridici stabiliti agli artt. 94 e 117 del vigente regolamento per il funzionamento del C.C., che giustifichino una seduta segreta e/o una votazione segreta sulla mozione di censura (politica) al comportamento del consigliere Troli e dell’Amministrazione tutta. Ma certamente una Amministrazione comunale abituata a ripetuti comportamenti illegittimi nell’esplicazione della propria attività amministrativa, cercherà anche in questo caso di nascondere il suo cattivo operato.

Qui non si tratta di dare giudizi morali o di sindacare sulla vita privata di un soggetto, si parla dell’operato di una figura istituzionale, ed in tale sua veste di carica elettiva, all’epoca dei fatti capogruppo di SiAmo San Benedetto, ma soprattutto sul contegno dell’Amministrazione che ci governa. Gravissimo il tentativo di oscurare la verità e la conoscenza dei fatti da parte dei cittadini. Ciò rende il tutto ancora più esecrabile. Complimenti”.