
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In occasione della Maratonina dei Fiori un caldo sole primaverile ha consentito, oltre che la corsa podistica per i 3.800 atleti iscritti, anche la prima vera passeggiata della stagione per sambenedettesi e visitatori. Il lungomare, interamente chiuso al traffico, si è mostrato in una forma poco conosciuta.
Per questo ribadiamo che per una San Benedetto che guardi al 2050 e non ancora al 1970 (o 1995 se va bene) occorrerebbe gestire diversamente la viabilità del lungomare, come stanno facendo le città concorrenti, sul piano turistico, in Italia.
Ne avevamo parlato già tempo fa, del progetto dell’ex architetto Farnush Davarpanah, purtroppo scomparso nel frattempo, di una corsia est del lungomare dedicata al traffico ciclopedonale e ai bus navetta, con il transito automobilistico in doppia corsia sulla corsia ovest. Il tutto era possibile con una spesa non eccessiva, spostando l’aiuola spartitraffico verso est. Senza dimenticare altri possibili accorgimenti.
Quale sarebbe il beneficio di questa scelta?
- consentire lo svolgersi di manifestazioni sportive e culturali non solo in alcune circoscritte parentesi domenicali, pena una incidenza eccessiva sul traffico cittadino, ma praticamente ad ogni ora del giorno e della notte senza recare fastidio al resto della popolazione che non verrebbe intralciata nelle attività quotidiane ed economiche come invece avviene adesso. Con indubbi benefici in termini di vivibilità, incassi per l’ente comunale per l’occupazione del suolo pubblico, turismo, visibilità anche nazionale.
- Promuovere una cartolina di un lungomare sostenibile, principale biglietto di promozione turistica della città a livello nazionale e internazionale, mentre al momento il lungomare di San Benedetto viene sfruttato quasi esclusivamente per il transito automobilistico e per il parcheggio.
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Caro Pier Paolo, la chiusura della corsia est è fattibile anche senza spostare l’aiuola spartitraffico, basta rinunciare ad un po di parcheggi derivanti dagli stalli in diagonale sul lato est, due file semplici di parcheggi in linea e due corsie di marcia. semplicissimo, del resto bisogna essere coerenti quando si fanno campagne ambientalista contro l’uso delle macchine!
Forse l’eliminazione dei parcheggi creerebbe troppe resistente ;)
Caro Pierpaolo, il tuo spunto apre un tema molto delicato ma di cui la città ne ha bisogno come il pane: come dovrà essere San Benedetto tra 20 anni? Il tema del decongestionamento del lungomare è senza dubbio cruciale ma che necessita di una visione a 360° di tutta la città. Serve una bretella collinare? Serve un progetto di mobilità alternativa? Sono queste le visioni su cui la politica si deve confrontare soprattutto nella campagna elettorale! Ridurre la politica al taglio dell’erba, a due asfalti o ad inseguire fantomatiche chimere come le Ruote Panoramiche è un insulto ai contribuenti che… Leggi il resto »
Una cittàdina a vocazione turistica come San Benedetto per crescere (o per difendersi dalla concorrenza sempre più agguerrita) deve per forza elaborare una strategia che abbia un orizzonte temporale di almeno venti anni. Se non lo fa è destinata a soccombere. Il progetto di eliminare il traffico privato dalla corsia est del lungomare è essenziale. Non occorre in effetti spostare l’aiuola. I parcheggi cancellati potrebbereo essere recuperati lungo viale dello sport e fino al punto di intersezione con via piemonte, che va inderogabilmente completato. Sulla corsia est si può poi ragionare su people mover, bus navetta elettrico o altre soluzioni.… Leggi il resto »
Ha proprio ragione