GROTTAMMARE – I grillini grottammaresi, tramite la divulgazione di alcune foto, descrivono lo scenario che contraddistingue la differenziata a Grottammare da alcuni giorni. È colpa dei cittadini? Loro pensano di no.

Chi ha organizzato un cambio di metodo della raccolta differenziata nella nostra città  pensando di migliorarla l’ha invece peggiorata – asserisce la capogruppo 5 Stelle Alessandra Manigrasso -. Su quest’ultimo ricade la responsabilità sia dei mucchi di rifiuti sia della scarsa qualità della raccolta  stessa. Detto ciò, non possiamo che rimarcare il nuovo corso di raccolta differenziata (tanto per intenderci quello con i mastelli) oltre che risultare un  vero e proprio  ostacolo al suo lineare svolgimento, sta trovando, com’era prevedibile, una forte avversità da parte delle famiglie. I primi risultati non sono affatto incoraggianti, molte famiglie dopo un mese non hanno ancora ritirato i mastelli”.

“Tutt’oggi assistiamo  ad una raccolta differenziata imposta dall’alto, improvvisata e soprattutto comunicata in maniera anomala. I cittadini devono essere sensibilizzati, educati, informati e incoraggiati a svolgere nel migliore dei modi le operazioni di raccolta. Dal 16 di dicembre sono disponibili nuovi giorni per il conferimento, eppure dopo un mese ancora non sono stati posizionati i cassonetti condominiali, mentre i sacchi della differenziata non sono più disponibili; chi conferisce con i sacchi deve procurarseli a proprie spese. Sono stati rimossi i cassonetti stradali per la raccolta dei pannolini senza predisporre soluzioni alternative. Forse, se con la buona volontà dell’Amministrazione e della PicenAmbiente avremmo un adeguato metodo di raccolta 2.0″.

“La confusione regna sovrana – prosegue la consigliera – si denota perciò un mancato rispetto verso i veri protagonisti e verso l’ambiente. Abbiamo descritto lo stato in cui versano alcuni quartieri della nostra città nei giorni in cui non è previsto il conferimento, tuttavia abbiamo appreso dai giornali che chi non ritirerà celermente i mastelli e non  si adeguerà’ al nuovo metodo sarà  sanzionato; e poila chiamano democrazia partecipativa. I cittadini  di Grottammare hanno dimostrato negli anni il loro alto senso civico,  nel 2016 avevamo una raccolta differenziata che si attestava tra le più alte dalla provincia. A distanza di due anni di esperimenti non  è aumenta nemmeno di un decimale e vogliono applicare sanzioni a chi con rispetto per l’ambiente vuole garantire un futuro migliore ai propri figli”.

La tesi dei 5 stelli è che sindaco abbia assunto una posizione acritica e acquiescente nei confronti della società partecipata. Quest’ultima invece di dialogare con le pubbliche amministrazioni, detentrici della maggioranza delle quote azionarie, oltre ad imporre metodi di raccolta, fa la voce grossa e ricorre al TAR contro delibere consiliari approvate all’unanimità dei partecipanti al voto.

“Ci permettiamo infine di suggerire – conclude la Manigrasso – a chi appena pochi mesi fa ha ottenuto la maggioranza dei consensi da parte dei cittadini, di  prestare più attenzioni alle richieste dei residenti, ed essere meno accondiscendenti  alle imposizioni di PicenAmbiente”.