SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il polistirolo divide la politica sambenedettese. La consigliere comunale di Articolo 1 – Liberi e Uguali, Flavia Mandrelli, ha presentato una interrogazione in merito “all’utilizzo esclusivo delle cassette di polistirolo nelle imbarcazioni per la pesca e mercato ittico”.

Il Comune di San Benedetto del Tronto, in totale controtendenza con quanto sta avvenendo nei paesi più responsabili dal punto di vista della tutela dell’ambiente, ha deciso che da gennaio 2018 si passi al totale utilizzo delle cassette di polistirolo sia all’interno delle barche da pesca sia all’interno del mercato ittico”, scrive la Mandrelli.

La quale aggiunge: “La plastica in mare (componente primario del marine litter) è uno dei disastri ambientali peggiori che si sta fronteggiando. Sono centinaia le ricerche scientifiche che attestano l’assoluta necessità di limitare l’utilizzo della plastica (in tutti i settori produttivi) per evitare che si arrivi al punto di non ritorno. Inoltre il polistirene è un materiale altamente inquinante se rilasciato nell’ambiente perché degrada in 1000 anni, una sola cassetta si può frammentare in centinaia di migliaia di granuli di plastica impossibili da recuperare/raccogliere, è un materiale derivato del petrolio e ottenuto quindi da fonti non rinnovabili, la filiera del riciclo di questo materiale nel settore ittico è complicata dalla frammentazione del mercato degli utilizzatori finali e dalla mancanza di centri di raccolta sparsi sul territorio”.

Sempre per l’esponente di Liberi e Uguali “tutte le marinerie più evolute utilizzano da decenni le cassette di plastica riutilizzabili dopo lavaggio, senza alcun problema, sia per limitare l’impatto di imballaggi potenzialmente inquinanti sia per una questione legata all’ottimizzazione economica dell’imballo (una cassetta di plastica lavabili dura in media dai 5 ai 10 anni) e la normativa europea sui rifiuti ha come obiettivo la drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati nei prossimi anni con un notevole aumento delle % di recupero dei materiali riciclabili.  Entro il 2030, infatti,  tutti gli imballaggi di plastica sul mercato dell’Unione Europea dovranno essere riciclabili”.

Per questo motivo la Mandrelli chiede di sapere tra l’altro “se sia stata effettuata una valutazione economica e soprattutto di impatto ambientale della sospensione nell’utilizzo delle cassette lavabili e se sia  possibile produrre evidenze; se sia stato calcolato il rischio per l’ambiente marino di utilizzo esclusivo del polistirene a bordo dei pescherecci; se si sia calcolato quante casse di plastica lavabili e riutilizzabili il comune di SBT ha comprato negli ultimi anni; quante siano, dopo la sospensione del servizio, le casse di plastica lavabile recuperate dagli utilizzatori e rese disponibili al comune di San Benedetto”.

“Quali benefici ci aspettiamo per il settore ittico e per la collettività da un aumento di rifiuti di plastica che finiranno nelle discariche e se l’uso degli imballaggi in plastica usa e getta rispettino i parametri per l’ottenimento della Bandiera Blu e quale accordo ci sia con la PicenAmbiente  in merito allo smaltimento e recupero del polistirolo”.