
COLONNELLA – Permangono al centro dell’attenzione della questura i territori comunali attraversati dalla Bonifica del Tronto.
Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre, è stato effettuato un altro controllo da parte degli agenti che ha permesso di bloccare e controllare 25 le persone, tra cui 13 prostitute.
Una di esse, di nazionalità ecuadoriana, già destinataria di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei Comuni che si affacciano sulla Bonifica del Tronto, è stata denunciata per inosservanza del citato provvedimento, multata ai sensi delle ordinanze sindacali vigenti ed allontanata dalla provincia di Teramo verso quella marchigiana, da cui la stessa proveniva.
Foglio di via obbligatorio dai Comuni di Ancarano, Colonnella, Controguerra, S. Egidio e Martinsicuro per le altre 12 prostitute.
Fermato e controllato anche un transessuale brasiliano, già destinatario di ben tre provvedimenti di espulsione.
Nei suoi confronti sarà adottato un nuovo provvedimento, nell’attesa che sia definita la procedura di asilo politico dallo stesso recentemente richiesto.
3, invece, i clienti sorpresi nelle “trattative” per prestazioni sessuali che sono stati multati.
L’attività di controllo, che ha visto impegnate 6 autopattuglie della Polizia di Stato, ha consentito anche di individuare nella zona industriale del comune di Colonnella – SP1/Valle Cupa un’ attività di demolizione non autorizzata con relativa discarica abusiva, gestita da cittadini extracomunitari di nazionalità nigeriana: gli stessi sono stati notati mentre erano intenti a smontare pezzi di autovetture e biciclette.
Sebbene risultati con permesso di soggiorno, sono ora al vaglio dell’attività della Polizia Stradale che ha proceduto al sequestro dell’area, al fine di verificare la provenienza delle parti di veicoli e di biciclette rinvenuti sul luogo.
Oggetto di attenzione giudiziaria è per primo il proprietario dell’area: anche lui nigeriano, residente a S. Egidio alla Vibrata, riveste per il gruppo dei connazionali identificati anche un punto di riferimento religioso, come dagli stessi riferito ai poliziotti.
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Continuiamo in questa direzione .. che schifo !!!
La verifica dei fatti… questa sconosciuta…
Posso rispondere con il seguente messaggio: che male fanno le prostitute maggiorenni e
consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico, sporcizia e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con quest’assurda “Meretriciofobia”. Se si creano certi disagi, già esistono le leggi per fronteggiare questi, senza accusare la generica prostituzione sulle vie.
Questi comportamenti possono benissimo essere sanzionati.
Non mi fermo, poiché mi avvalgo del diritto di parola e soprattutto di difendere la mia casta sociale da chi ci odia.
Però delle sentenze lo permettono – è il caso di legalizzare la prostituzione negli appartamenti – così si può vietare quella in strada
Non sono un avvocato; comunque, come ho già detto in precedenza, certi comportamenti incivili, che possono essere benissimo evitati, possono essere sanzionati con le leggi vigenti, senza accusare direttamente il meretricio in ogni sua forma.
Posso dire che in diversi luoghi, sono riusciti ad educare le stesse meretrici stradali, le quali ovviamente non causano più i detti disagi, pur essendo ancora presenti nei medesimi posti.
Quella è palese violazione della privacy con tanto di denuncia penale e risarcimento in merito!
Suggerisco di interpellare le Forze dell’Ordine ed affermare che i relativi comportamenti sono punibili a prescindere che il meretricio non è illecito, anche sulle pubbliche vie. Naturalmente, tali leggi valgono per chiunque altro compia i medesimi disagi.
Se si abolisse la Legge Merlin con conseguente riapertura delle case chiuse ne gioverebbero tutti. In primis lo stato, in quanto le signorine avrebbero tasse da pagare, in secundis le signorine stesse ed i loro clienti, in quanto sarebbero sottoposte a periodiche visite mediche.