SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da sinistra a destra, da destra a sinistra. Senza imbarazzi, con assoluta nonchalance. Gian Mario Spacca tenterà il tris alla presidenza della Regione, stavolta al fianco di Forza Italia.

Il patto tra Marche 2020, Area Popolare e berlusconiani è stato sancito venerdì e poggerà su dieci priorità “per il buon governo della Regione”.

Una decisione che non vede tutti d’accordo e che fa storcere il naso a gran parte del popolo azzurro, fino a ieri in prima fila nell’opposizione alla giunta regionale ed oggi principale alleato del suo maggior rappresentante.

“E’ necessario un progetto strategico per il futuro che rilanci ulteriormente il protagonismo delle Marche – si legge nel documento – anche attraverso il miglior utilizzo dei fondi europei, su scala nazionale e internazionale, consapevoli delle necessità di sfruttare le opportunità offerte in un mondo che cresce a ritmi sostenuti. I prossimi anni saranno cruciali per il futuro delle Marche. La velocità del cambiamento richiede un’azione di buon governo concreta ed efficace improntata a competenza, merito e responsabilità per creare nuove condizioni di crescita e sviluppo, lavoro e benessere”.

I promotori lo definiscono “un progetto di libertà, di alto civismo, che nasce dal basso”. In tema di fiscalità, il programma di Spacca punterà sulla riduzione – fino all’annullamento – dell’Irap regionale per le imprese e sull’ampliamento dell’esenzione dall’addizionale Irpef sui redditi.

In campo infrastrutturale, si vuole potenziare l’aeroporto delle Marche, con un occhio pure alla riqualificazione e allo sviluppo delle aree portuali. Ed ancora, intesa sulla difesa del territorio dai rischi naturali, sulla lotta all’inquinamento, sulla difesa dai fenomeni criminali e sulla lotta all’immigrazione clandestina.

Sulla semplificazione si promettono riduzione dei costi della politica e attenzione al dimezzamento di leggi e regolamenti regionali e al numero e tempi dei procedimenti amministrativi per cittadini, famiglie e imprese.

Non può mancare un cenno alla Macroregione Adriatico Ionica, mentre a proposito di Bolkestein si garantisce la tutela degli operatori di settore dalle direttive Ue “che impediscono la libertà d’impresa”.

Capitolo sanità. Qui Spacca assicura l’eliminazione delle liste d’attesa, il riequilibrio territoriale del sistema sanitario regionale, la riorganizzazione del Pronto Soccorso e dei punti di primo intervento e la realizzazione dei nuovi nosocomi di Marche Nord, Marche Sud, Salesi e Inrca.