SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo dal vicesindaco Eldo Fanini, l’assessore all’Urbanistica Paolo Canducci e l’assessore ai Lavori Pubblici Leo Sestri.
Apprendiamo dalla stampa l’intenzione dell’assessore Fabio Urbinati di dimettersi a seguito della candidatura alle regionali nella lista del Pd. Ci auguriamo che si tratti esclusivamente di indiscrezioni di stampa non fondate, in caso contrario si tratterebbe di una scelta inspiegabile e oltretutto dannosa per il prosieguo del mandato amministrativo.
Ricordiamo all’assessore Urbinati che quattro anni fa gli elettori sambenedettesi hanno scelto come sindaco Gaspari e la sua coalizione di centrosinistra in forza di un programma di mandato e la formazione della Giunta ha tenuto conto sia della composizione politica della coalizione che della necessità di portare a termine quel programma.
Le dimissioni di Urbinati, non giustificate dal venir meno della fiducia della coalizione e della maggioranza, a meno di un anno dalla fine del mandato potrebbero mettere in difficoltà, anzi sicuramente accadrà, l’intera Amministrazione.
Le deleghe dell’assessore Urbinati sono di grande rilevanza, basti pensare alla delega al bilancio: ancora non è stato approvato il bilancio di previsione 2015, chi seguirà questo importante passaggio? O la delega al porto: è di questi giorni la polemica sui tempi del dragaggio e sono in corso i lavori del pennello parasabbia, per non dire tutta la partita dei nuovi fondi europei o la delega al commercio, siamo alla vigilia della stagione estiva con il calendario degli appuntamenti anche commerciali ancora tutto da programmare.
Può una non meglio precisata prassi di una corrente di partito condizionare in maniera negativa il percorso di un’Amministrazione? A nostro avviso no, le elezioni regionali sono un passaggio politico importantissimo per il nostro territorio e l’aver candidato due amministratori sambenedettesi di primo piano è il segno della rilevanza che la città di San Benedetto del Tronto ha all’interno del centrosinistra regionale, ma l’imminente campagna elettorale regionale dovrà essere un’occasione per rilanciare il ruolo della nostra amministrazione e non per indebolirla.
Noi Amministratori, prima candidandoci nel 2011 e poi accettando l’incarico di Assessore, abbiamo preso un impegno con la città e i cittadini e questo impegno va portato a termine e non può essere condizionato da scadenze elettorali o logiche di partito.
Per questo chiediamo all’assessore Urbinati di continuare nel suo delicato compito di amministratore, come tra l’altro abbiamo fatto noi alle precedenti elezioni regionali del 2010, e solo dopo l’esito delle stesse, in caso di elezione, valutare insieme alla maggioranza che sostiene questa Giunta (e non solo con la sua corrente di partito) l’opportunità di lasciare l’incarico.
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Mi tocca ricordare per dovere di cronaca che MARCO CURZI fu il primo degli eletti nella civica del sindaco CITTA’ APERTA. Nonostante ciò venne defenestrato e come motivazione si fece riferimento ad un risparmio di 500 euro al mese
http://www.rivieraoggi.it/2013/05/30/166635/curzi-rimosso-per-risparmiare-500-euro-al-mese-pellei-garantisce-il-numero-legale/
Non mi risulta che all’epoca ci furono comunicati per sottolineare le volontà dell’elettorato alle urne.
Fu una scelta politica del sindaco e in quanto tale legittima e legittimamente criticabile. Credo che qui la questione sia un po’ complicata.
Hanno paura che saltano gli equilibri di giunta
Se andiamo ad analizzare bene, Urbinati è soltanto un numero della maggioranza perchè per qualità è stato scarso in tutti i suoi compiti. Quasi inutile! Proprio per questo è tra i candidati per correre alle regionali: più si conta poco, più vengono cercati,dalla casta! A loro servono solo chi non rompe. In cambio riceve il vitalizio, “che ce vò di più?”
Per quanto riguarda i tre dell’Ave Maria, Sestri, Fanini, Canducci e preoccupati di perdere l’unica cosa che conta per loro, la poltrona.
Forse il senso della domanda dei tre e’ questo : perche’ ti dimetti solo tu e non ci dimettiamo anche noi anzi perche’ non ci dimettiamo tutti e liberiamo la citta’ della nostra presenza ( ovviamente come amministratori ) ??
Credo che il fatto di dimettersi dipenda anche da una linea guida, indicata da Renzi, vedi la Moretti in veneto, una volta fedelissima bersaniana, ora passata nell’area renziana si è dimessa già a gennaio dalla carica di deputato. Ora, di un deputato in meno neanche te ne accorgi, ma un assessore con delega al bilancio che lascia tutto a metà stada…. Per quanto riguarda la vicenda Curzi, ho sempre pensato, visto il risultato elettorale, che avesse sbagliato ad accettare l’incarico di assessore allo sport senza aver delega agli impianti sportivi, di fatto rendendo inutile la sua presenza, che non poteva… Leggi il resto »
Questo dimosta che Urbinati teneva a fare l’assessore comunale solo nei termini in cui poteva essergli utile come trampolino di lancio per avere accesso ad uno stipendio più cospicuo in Regione. Ribadisco che il posto di un assessore è vicino alla gente, dove veramente può essere utile. Ma forse a lui della gente interessa poco (se non quando si è vicini alle elezioni)