
Dal settimanale di Rivieraoggi n.1011 del 15 novembre 2014
1967-1969 dalla beffa nella testa a testa col Cepagatti alla gloria nell’epica battaglia di Bisenti
MARTINSICURO – Fresco di promozione in Seconda Categoria, il Martinsicuro, per la stagione 1967-68, riconferma l’ossatura della squadra che aveva trionfato l’anno prima, in panchina c’è sempre mister Ettore Micozzi. L’unico cambio avviene ai vertici societari: Alberto Tommolini lascia la presidenza al dottor Andrea Di Felice, detto “‘Ndreini”, conosciutissimo in città.
La squadra si appresta ad affrontare questa nuova avventura a fari spenti ritrovandosi però a lottare subito per il titolo. Chiuderà la stagione con un amaro secondo posto: ad essere promosso sarà il Cepagatti che staccherà i biancazzurri di due punti. Punti che la federazione assegnerà d’ufficio ai pescaresi per una gara di campionato persa, ma nella quale la squadra avversaria aveva schierato un giocatore squalificato.
L’ambiente martinsicurese accusa il colpo ma la squadra si presenta ai nastri di partenza della stagione successiva, 1968-69, con un anno di esperienza in più e con un organico ancora più forte.
La squadra tiene un rullino di marcia impressionante e chiuderà il campionato con solo due sconfitte esterne segnando 46 gol e subendone solo 7. Dietro, a lottare fino all’ultima giornata, staccato di un solo punto, l’avversario di tante battaglie: il Nereto. Ed è proprio nell’ultima gara di campionato che si deciderà chi vincerà il campionato. Il Martinsicuro è chiamato ad una difficile trasferta sul campo del Bisenti, formazione che deve vincere assolutamente per evitare la retrocessione.
La città si mobilita in vista di questa decisiva partita e arriva in massa al comunale di Bisenti. Sarà una gara emozionante, durata inspiegabilmente 112 minuti e dove succederà davvero di tutto. Contestatissima la direzione di gara del signor Di Donato di Pescara che dovrà rifugiarsi negli spogliatoi per evitare una folla di tifosi locali inferociti e armati. La cronaca si apre con il Bisenti in vantaggio al 2′ con Latini. Il Martinsicuro si riorganizza prontamente e al 10′ pareggia con Di Donato. Dieci minuti dopo biancazzurri in vantaggio con l’ala destra Bianchini che dopo qualche minuto va ancora a segno portando a tre le reti. Nel secondo tempo il Martinsicuro sembra amministrare il vantaggio e nei minuti finali avvengono i fattacci. Al 49′ il direttore di gara assegna un rigore al Bisenti che viene però sbagliato. Al 52′ ancora un tiro dagli undici metri per il Bisenti che questa volta va a segno con Basi. L’arbitro continua inspiegabilmente a non fischiare la fine e al 55′ espelle il portiere biancazzurro Franchellucci, reo di aver chiesto a gran voce il triplice fischio. In porta va il terzino Canali che sarà chiamato anche a due interventi miracoli. Al 57’ finalmente il signor Di Donato si decideva a fischiare la fine ed è proprio in quel momento che in campo entravano persone armate di bastone, tutte alla disperata caccia del fischietto pescarese, il quale si salvava in extremis negli spogliatoi. Il Martinsicuro può finalmente festeggiare un’altra storica promozione, questa volta in Prima Categoria.
Ecco come la stampa dell’epoca raccontava la festa promozione; “…Mentre raccontiamo ai lettori le note della gara, la cittadina ai confini dell’Abruzzo è letteralmente in estasi per il successo della loro squadra. Lunghe file di macchine hanno fatto da scorta al grosso pullman che riportava a casa l’intera squadra e gli accompagnatori. Suoni di clacson sono stati avvertiti a Tortoreto, ad Alba Adriatica e infine nella stessa Martinsicuro dove il sindaco, il presidente e tutti gli sportivi hanno assistito alla premiazione dei giocatori nella piazza cittadina.”
Ecco come venivano descritti invece gli eroi di Bisenti: “…il forte e promettente terzino Canali, Sguerrini, preziosa ala sinistra, Di Donato e Pezzuoli, ottimi centrocampisti, Bianchini, valido realizzatore, l’esperto D’Aprile, Capece, il libero più forte della categoria, Pignati l’unico assente a Bisenti perchè partito sotto le armi, Petrelli valido collaboratore in mediana, Franchellucci non più giovane ma capace e sicuro tra i pali e Angeloni il giocatore dal tiro micidiale”.
Dopo i festeggiamenti, il sodalizio biancazzurro inizierà subito a programmare il difficile e impegnativo campionato di Prima Categoria.
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