
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito il testo della lettera indirizzata dalla sezione di Italia Nostra di Ascoli Piceno, nella persona del Presidente Gaetano Rinaldi, al sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, al direttore regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Lorenza Mori Onochi e al Soprintendente regionale Stefano Gizzi.
Oggetto: La Villa Cerboni-Rambelli di San Benedetto del Tronto. Una condizione di degrado inaccettabile.
Con note del 7 febbraio 2009 e del 15 novembre 2010 la Sezione ascolana di Italia Nostra segnalava la condizione di estremo degrado ed abbandono in cui versavano la Villa e il Parco Cerboni Rambelli, donati al Comune di San Benedetto ormai da più lustri dai legittimi proprietari con il vincolo di destinazione del complesso a Museo da intitolare al dottor Rambelli , alla moglie Anna Maria e alla figlia Gaia.
Al riguardo deve altresì precisarsi che il testamento disponeva l’inamovibilità di tutti i dipinti presenti nella Villa con l’obbligo di munirli di una targhetta in ottone in modo da evidenziare la provenienza dall’eredità “Rambelli”, con la previsione di analogo trattamento per tutti i libri custoditi nelle librerie dell’edificio e con l’obbligo specifico di conservare “come attualmente è” il pavimento del salotto centrale del primo piano “ perché realizzato in materiale raro ed irriproducibile”.
Trascorso circa un altro lustro dal momento delle segnalazioni effettuate, deve purtroppo constatarsi che nulla sembra sia cambiato nella condizione della villa e del parco.
Così in una città che ha privilegiato in maniera eccessiva la proliferazione edilizia, consentendo la progressiva occupazione di quasi tutti gli spazi liberi, estendendo per giunta e progressivamente l’espansione edificatoria anche sulla pregiata e delicatissima quinta collinare, favorendo tra l’altro una eccessiva impermeabilizzazione del terreno sì da creare le condizioni per possibili e sempre più gravi fenomeni di allagamenti in occasione delle precipitazioni torrenziali sempre più frequenti per le ormai accertate variazioni climatiche, non si comprende per quale motivo non si riesca almeno a salvare questo angolo pregiato del tessuto urbano cittadino, salvaguardando il parco di circa un ettaro da ogni possibile malaugurata pretesa edificatoria e rendendolo fruibile quale spazio verde , da far diventare “il fulcro di un civile percorso naturalistico che colleghi la parte nord del territorio cittadino con quella sud e la parte ovest con quella est sino al lido del mare”.
Naturalmente si dovrà contestualmente realizzare il Museo nella villa così come richiesto dai legittimi proprietari all’atto della donazione.
Siamo certi che la Soprintendenza vorrà intervenire con efficace determinazione per porre fine finalmente a questa triste vicenda, imponendo al Comune di San Benedetto del Tronto l’effettuazione con l’urgenza che il caso richiede tutti gli interventi che assicurino la conservazione dei beni in parola, dovendo ritenersi che la villa e il parco, siano sicuramente da comprendersi tra i beni culturali di cui all’art.10, comma 4 lettera (f del D. Lgs. 22 gennaio 2004, N. 42 ( Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ), in modo da renderli fruibili, così come disposto dai proprietari testatori.
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– Una nuova barzelletta sulla conduzione di una Città ” San Benedetto del Tronto “… – Su queste pagine ,ormai, è diventa la barzelletta che tutta Italia ,in tutte le occasioni viene fuori e ci leggono. – Chiedo a tutti gli uomini di buona volontà, alle persone intelligenti, a quelli che hanno nel loro interno un pò , dico un pò, onestà verso chi vi ha votato, lo chiedo a quelli che siedono in consiglio comunale … NON VI SIETE RESI, ANCORA, CONTO di quanto è minata , anzi state minando, la VITA di questa meravigliosa Città ??.. – Questa… Leggi il resto »
Ricordo male io oppure il lascito Rambelli imponeva ben precise clausole al Comune di San Benedetto, ovvero determinate realizzazioni per la Villa (e quanto in essa contenuta) e per altri beni compresi nell’asse ereditario? Vi erano o no anche previste scadenze temporali per ottemperare? Chi era ed è chiamato a vigilare sul rispetto di quanto stabilito nel testamento? Esiste un elenco preciso e dettagliato (meglio se corredato da fotografie) di quanto contenuto all’interno della Villa? Tutto ciò che è presente in un eventuale elenco, è ancora tutto in Villa ed in che condizioni di manutenzione e conservazione? Direttore, sempre apprezzando… Leggi il resto »
Sul numero di Riviera Oggi in edicola da domani tutti nostri servizi presenti e futuri che potrebbero toglierle molti dubbi
Ci invii le foto. Grazie.
Appena riesco con molto piacere.. dove le mando? email?
info@rivieraoggi.it
– Carissimo Sergio hai scritto cose MOLTO IMPORTANTI.. mi auguro che l’amministrazione Comunale abbia fatto un CERTOSINO INVENTARIO..di tutta la proprietà.
– Direttore Nazzareno Perotti, accertatao che con questa amministrazione puo succedere tutto e di più ,ti fai latore di una richiesta alla amministrazione di lettera certificata di tutto l’inventario in villa RAMBELLI / CERBONI.??
Forse la mia memoria mi inganna, ma non credo ci fosse l’attuale amministrazione quando venne a mancare il Dott. Rambelli e ci fù il lascito al comune. Ad ogni modo credo che la classe politica locale abbia sicuramente modo di sapere come sono andate le cose… Altra cosa, nel lascito credo siano comprese anche le terre in zona Valle del Forno che ad oggi credo siano ancora sotto occupazione dei “centri sociali” dopo essere stati fatti sgombrare dalla casa colonica…