SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Uno sconto di due euro sui drink consumati in alcuni locali del lungomare. La proposta l’avevano lanciata i promotori della Sea Card, che annunciavano (e annunciano tutt’oggi) il risparmio negli chalet associati alla madrugada: Geko, Bagni Andrea, Jonathan, Kontiki, 45.com, Nada Mas, La Terrazza e La Medusa.
Un servizio destinato sia ai possessori della Sea Card Guest che a quelli della Sea Card City, che tuttavia non piace affatto a Rifondazione Comunista. “Mentre l’amministrazione accusa pubblicamente i locali di via Mentana di svendere l’alcol e ne restringe gli orari di apertura – denuncia il segretario provinciale, Daniele Primavera – lo stesso ente, anzi lo stesso assessore, che si dovrebbe occupare contemporaneamente di servizi sociali e turismo, paga una società privata per gestire sconti anche sugli alcolici”.
Una contraddizione in termini, a detta di quest’ultimo, che va immediatamente chiarita: “Che senso ha finanziare iniziative del genere se private di qualunque vigilanza politica, e se intende usare soldi pubblici per contrastare l’uso e l’abuso di alcol o per incentivarne il consumo, come questa promozione lascia intendere. Di certo, che a pagare l’iniziativa sia di fatto lo stesso assessore che dovrebbe, in teoria, organizzare il contrasto al dilagante abuso di alcol getta un’ombra sinistra non solo sulla qualità della del turismo che questa amministrazione è in grado di incentivare ma soprattutto sull’intera gestione dei servizi sociali. Sembra che l’amministrazione sia contraria all’abuso di alcol un po’ a macchia di leopardo nel territorio cittadino. In Via Mentana reprime, sul lungomare incentiva. Se l’intento era quello di disorientare, ci sono riusciti. Della serie: quando la mano destra non sa ciò che fa quella sinistra”.
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Mi piacerebbe capire quali sono i processi attraverso cui si selezionano i servizi offerti da questa SeaCard. Ricordiamoci che la SeaCard è finanziata con soldi pubblici pertanto PRETENDO che il processo di selezione degli sconti ed offerte sia trasparente e pubblico. E’ inconcepibile che non sia rendicontato nulla di questa operazione, tra l’altro costosa, e con affido alquanto sospetti e poco trasparente.
I cittadini devono sapere tutto! Sono soldi nostri.
Il titolo può far pensare che auspichi l’estensione dello sconto ai locali di via Mentana, cosa che non ho scritto. Mi preme invece sottolineare che una iniziativa pagata dai soldi pubblici incentivi la vendita di drink, cosa che mi pare un gravissimo errore.
Ora vorrei che gli stessi che hanno sputato sentenze e giudicato il mio locale avessero i “gabbasisi” per esprimere un opinione su questa faccenda……oppure ci sono alcolici di serie A e alcolici di serie B o e’ solo una QUESTIONE DI LOBBY? Fatemi capire vi prego, odio l’ipocrisia dei compromessi tra poteri, cosi’ l’Italia si porta alla rovina, si portano famiglie alla rovina……NON CI POSSO CREDERE.
Signora Rosa, ci faccia capire, ma qualcuno della Sunsharing (società privata ce gestisce la SeaCard) è venuto a chiederle l’affiliazione? Oppure se lei volesse, in qualunque momento, potrebbe annettere anche il suo locale alla promozione? Perchè i processi di selezione dei locali è importante, perchè sono soldi pubblici!!!! Sapere se si scelgono per lobby, o per scelte deliberati dei gestori è importante.
Scusate ma ….la scritta “non da diritto all’ingresso” è la conferma di quanti affermano che l’ingresso alla spiaggia sia inibito e subordinato ad un pagamento per l’ingresso. Forse è l’ammissione di un reato che nessuno ha mai perseguito, vigilato, sanzionato e represso???
L’accesso alla spiaggia è regolato da un’ordinanza della capitaneria di porto, i locali pagano solo la security.
In effetti è un quesito che anche io mi ero posto lì per lì quando un mio amico ha sottoscritto la seacard, accompagnata da suddetto buono. Non tanto il criterio di scelta dei locali quanto il fatto che una città che condanna l’alcool ne incentivi comunque il consumo in tale modo. Credo ci sia un po’ di ipocrisia nell’aria.
Un po’ di proibizionismo non ci starebbe proprio male fermo restando l’ingiustizia dell’iniziativa mi sembra di capire che piu facciamo ubriacare i giovani e meno ci rompono bravi proprio bravi ed a guadagnarci sempre ed esclusivamente i venditori di alcool
Il nuovo turismo che avanza tanto come diceva una testata giornalistica ieri (ma spero fosse una battuta ironica) solo i giovani spendono, volevo dire a quel giornalista che ai minorenni ( e sono un buon 40%) i soldi glieli danno mamma e papà
Visti i tempi duri si dovrebbe rinominare la carta da Sea Card in Sea of Shit Card … o è solo una personale impressione l’essere inesorabilmente, ma comprensibilmente sprofondati in un “mare di merda” ? Dato che sempre più di sovente anche soggetti giovani quotidianamente assumono o debbono assumere farmaci di varia natura e tipologia, non per la far la parte del saccente, ma ricordo che l’accopiata di alccol e farmaci può essere soggettivamente imprevedibile e fortemente pericolosa per la salute, per cui ritengo che una corretta informazione sia assolutamente d’obbligo. Però,evitiamo di diventare ridicoli: NON facciamo come i tanti… Leggi il resto »
Da che mi ricordo c’e’ chi ha sempre fumato e chi ha sempre bevuto….far passare la nuova generazione come una massa di alcolizzati lo trovo deplorevole…..forse lorsignori non si ricordano San Benedetto negli anni ’80 e ’90……io non la vedo tutta questa differenza….chi di noi non si e’ fatto una o due birre prima di andare a ballare, chi di noi non si prendeva almeno una sbornia al mese ma da dove esce tutto questo bigottismo da 4 soldi….mio padre ne ha accompagnati parecchi a casa dopo una sbornia…..tutti santi lindi e puliti….beati voi!!!! Sono d’accordo che non bisogna esagerare… Leggi il resto »
Signora rosa quelli che accompagnava suo padre erano uno al massimo due quelli che stazionano davanti al suo bar sono tanti inoltre faccia in modo che usino il suo locale come urinatorio e non le nostre case e perché non gli da da bere che so aranciate o bibite varie e vediamo se ne fanno uso secondo me lei non venderà piu niente. L’unica cosa su cui mi trova solidale è la differenziazione della seacard ma provo disgusto nel verificare che l’amministrazione avvalli il concetto di bere a pochi soldi mah!!!!!!!
Se questa è la dimostrazione della lungimiranza e delle brillanti e innovative idee degli operatori addetti al turismo ed all’intrattenimento della nostra riviera, sono sinceramente sconfortato! L’improvvisazione, la mancanza di idee, il provincialismo ed il pressappochismo regna incontrastato nel mondo dell’imprenditoria turistica Sambenedettese, un’imprenditoria lobbistica e corporativa che è capace solo di chiedere privilegi ad una classe politica troppo spesso accondiscendente per motivi elettoralistici, che non è capace di produrre nemmeno una idea per rilanciare il turismo, per favorire una “movida” che si è autogenerata, intorno a punti che rispondevano alle immediate esigenze dei giovani (il risparmio). I vecchi di… Leggi il resto »