Ripatransone Capriotti S., Paoloni, Capriotti A., Tomassini, Di Lorenzo (63´ Gonzales), Nepa, Alfonsi (59´ Faye), Deogratias, Italiano (81´ Bollettini), Palestini, Matricardi
A disp. Chiodi, Ciabattoni, Di Siplicio, Troiani
All. Capriotti A.
Cuprense Addazi, Calabrini, Silvestri, Corradetti, De Cesaris, Aloisi, Catini, Cipolloni, Fanesi (71´ Ciarrocchi), Holzknecht (65´ Caminonni), Mattioli (88´ La Grassa)
A disp. Montenovo, Pisani, De Signoribus
All. Clerici
Marcatori: 12´ Matricardi, 32´ Cipolloni, 53´ Calabrini, 73´ Mattioli, 77´ Deogratias (r), 79´ Faye
“Gli italiani perdono guerre come se fossero partite e partite come se fossero guerre.”
Winston Churchill ne ha viste tante ma forse cose del genere -connesse a quello che, checché se ne dica, resta un gioco- non le avrebbe immaginate nemmeno lui.
Passino i tifosi (lesti nell´insultare e intimidire avversari e direttori di gara) ma cose del genere, da parte di allenatore e giocatori, sono inconcepibili.
Da una parte la Cuprense che, giustamente, fa la sua partita; dall´altra il Ripatransone che, a torto, aspetta regali e gentilezze. Ne viene fuori una partita vivace e combattuta che però, al di là del lato tecnico, mette solo tanta tristezza.
Il Ripatransone, a 4 punti (con una partita in meno) dal Chiesanuova lotta per guadagnarsi i playout e, fin dalle prime battute, punta tutto all´attacco provandoci con Italiano e Alfonsi (fermati entrambi da due grandi interventi di De Cesaris) e riuscendo, con Matricardi(bellissima la sua girata al volo) a raggiungere subito il vantaggio.
La Cuprense dopo un inizio difficile prende le misure e, nei minuti seguenti, guadagna metri su metri andando alla conclusione con Fanesi (bella girata su suggerimento di Catini) e Mattioli (che non riesce a impattare il cross di Calabrini).
La supremazia gialloblù viene premiata alla mezzora quando Cipolloni, servito da Aloisi, batte Capriotti con gran tocco di mezzo esterno.
Passano 5 minuti e la Cuprense va vicina al raddoppio con Mattioli che, sul cross di Catini, non sceglie bene il tempo e colpisce alto.
Al 53´ Calabrini sale in cattedra con un tiro che, più che una punizione dal limite, sembra il manifesto del perfetto connubio tra precisione e potenza: 2 a 1.
Sotto di un gol il Ripatransone tenta il tutto per tuttoinserendo Faye e Gonzales e spostando Nepa in attacco. La mossa, oltre a rivelarsi infruttuosa in attacco, diventa deleteria in difesa dove, per Fanesi e compagni, si aprono gli spazi e aumentano le occasioni.
Infatti al 73´, in contropiede, la Cuprense trova il 3 a 1 con Mattioli che, raccolta palla sulla trequarti dopo una grande discesa di De Cesaris (anche oggi uno dei migliori in campo), batte Capriotti.
Momento chiave della gara che, in pochi minuti, smette di essere calcistica e diventa un rodeo.
Mattioli, reo di aver esultato dopo la decima rete in campionato, viene insultato dagli spalti e dai giocatori avversari. Gli stessi arbitri, minacciati per nome e cognome dagli spalti, perdono di mano la gara e, pochi minuti dopo, fanno due errori clamorosi, concedendo un rigore per un contatto che non c´è (realizzato da Deogratias) e glissando, sull´azione che porta al 3 a 3 (Faye), su un´evidente carica di Italiano su Addazi.
La Cuprense non ci sta e prova a tornare in vantaggio ma, nonostante la grande occasione capitata sui piedi di Ciarrocchi (dopo la grande discesa di Cipolloni), il risultato non si schioda dal 3 a 3.
Al 93´, dopo un clamoroso fuorigioco fischiato a Ciarrocchi (fermo sulla linea di centrocampo), la partita finisce sul campo per continuare fuori.
Protagonisti sono due giocatori del Ripatransone. Il primo, dopo le minacce fatte in campo a Clerici (“io finisco la carriera ma a te ti riempio di botte”) continua all´uscita dagli spogliatoi “gli ha detto di vince la partita, ma renditi conto…“;
Il secondo, non pago dell´aggressione a Mattioli dopo il fischio finale, lo aspetta e lo minaccia all´uscita dagli spogliatoi finchè due dirigenti non riescono a immobilizzarlo permettendo al giocatore gialloblù di andare alla macchina.
Ma in tutto questo, dov´erano i dirigenti e l´allenatore? I dirigenti dicevano agli altri di non intervenire (ignorando il fatto che, a urlare, erano solo loro), l´allenatore stava richiamando Addazi che, cito testualmente “dopo il 3 a 1 ha mollato” (forse dimenticando i tanti interventi nel finale che hanno salvato il risultato)
Tutto questo in seguito alla scelta di giocare a calcio e non al giuoco delle parti, al quale invece si sono prestati (alcuni) tifosi, giocatori e dirigenti avversari.
La prossima giornata ci sarà Chiesanuova – Ripatransone, partita che deciderà quale delle due compagini retrocederà. Si spera che, almeno lì, vinca il migliore.
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Una domanda ad Angelo Andrea Pisani (immagino figlio del dirigente Pisani, quindi di parte): come mai l’agonismo che la Cuprense ha giustamente messo in campo contro l’Avis Ripatransone (e che dovrebbe essere fatto, e sottolineo sempre) non lo ha messo in campo anche contro il Chiesanuova una settimana fa e contro il Loreto ieri (sabato 12)? E poi la predica finale te la potevi risparmiare, anche perché arriva da un pulpito non certo “verginello”: nell’attuale Cuprense ci sono giocatori ed ex giocatori, oggi dirigenti, che in passato hanno fatto di peggio di quello che è successo a Ripa. Immagino che… Leggi il resto »
Innanzitutto: rispondo per me, non per mio padre nè per il mio comune di residenza. Sono obiettivo, altrimenti non scriverei. Agonismo. Il Chiesanuova contro la Cuprense è stato in svantaggio e, tra l’altro, Fanesi è stato ammonito perché protestava contro le perdite di tempo avversarie. Il Loreto, prima del vantaggio, ha rischiato di andar sotto almeno tre volte (puoi informarti, se vuoi). La Cuprense ha sempre giocato onorevolmente, i risultati non positivi sono dovuti ad un (fisiologico) calo fisico e mentale. Calo che c’è stato anche contro il Ripatransone, solo che -nonostante ciò- la Cuprense è riuscita a fare tre… Leggi il resto »