SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ennesimo strappo, perché come dice Gaspari “la misura stavolta è davvero colma”. Ad appena due giorni dal taglio del nastro del nuovo ponte sul Tronto, che li ha visti uno di fianco all’altro dopo settimane di polemiche e risentimenti, il sindaco sambenedettese torna a tuonare contro Gian Mario Spacca.

Per sei buoni motivi: gastroenterologia, ortopedia, pediatria, laboratorio analisi, neurologia e fisiatria. Ovvero i reparti che al Madonna del Soccorso urgono da tanto, troppo tempo di primari. Una lista resa ancora più lunga da Enrico Canducci, responsabile di ginecologia, che tuttavia ha accettato recentemente il medesimo incarico all’ospedale di Urbino. Circostanza questa che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino: “A giugno è andato in pensione il vecchio primario e già ad ottobre si ritrovano già con un sostituto. A San Benedetto ci sono mille nascite l’anno, Urbino nel 2010 ne ha totalizzate 865. Voglio pensare di far parte di una Regione che garantisca gli stessi diritti a tutti. C’è un altro nosocomio nelle Marche nel quale mancano sette primari?”.

Difficile contenere la rabbia di Gaspari, che decide di liberarsi di molti sassolini nelle scarpe. E dopo aver affermato di non sentirsi suddito di Ancona, ribadisce il diritto di rivendicazione: “Non credo sia lesa maestà. Da due anni e mezzo manca il primario di ortopedia, da tre quello di pediatria. Per un Pronto Soccorso che offre 123 mila prestazioni annue è umiliante. Se per qualcuno è giusto così, che se ne assuma le responsabilità. Io non ci sto”.

La spesa procapite della Regione si aggira attorno ai 1785 euro, mentre in Riviera il dato si ferma addirittura a 1685. Cento euro in meno, riferiti alla media dell’intero territorio e non alle singole città del nord delle Marche: “Sono una persona corretta – prosegue – non mi permetto di addentrarmi in certe analisi. Voglio limitarmi ai dati oggettivi”.

Il numero uno di viale De Gasperi sembra infine rivolgersi anche ai rappresentanti piceni a Palazzo Raffaello: “Non vogliamo né più né meno degli altri Comuni. Non stiamo chiedendo l’elemosina. Gli interessi della città vengono prima di tutti”.

Patti chiari e amicizia lunga? Non è detto, considerate le opinioni espresse recentemente dallo stesso Gaspari sulla propria pagina Facebook: “Continuo a chiedermi se è giusto restare amico di chi dichiara di stringerti la mano solo per cortesia. Cercherò di farmene una ragione sperando di sopravvivere”. Qualcuno ha ipotizzato che si riferisse a Spacca, e Gaspari non ha smentito. L’ultimo avvertimento al Presidente?