per vedere il video clicca sulla destra e attendi 10 secondi per il caricamento dello spot. Riprese e montaggio Luigi Ianni, interviste a Gian Mario Spacca, Giovanni Gaspari, Piero Celani, Elicio Romandini
MARTINSICURO – L’unione di due regioni simbolicamente rappresentata dal contemporaneo taglio del nastro dei rispettivi rappresentanti istituzionali, il presidente Spacca per le Marche e il vicepresidente Castiglione per l’Abruzzo. Il nuovo ponte sul Tronto è stato inaugurato questa mattina, sabato 22 ottobre, alla presenza di moltissimi politici, tra cui i presidenti delle due Province di Ascoli, Celani, e di Teramo, Catarra, l’assessore regionale Canzian, e i sindaci di San Benedetto e Martinsicuro Gaspari e Di Salvatore. Non mancavano poi anche i sindaci di alcuni Comuni limitrofi, le autorità militari, i tecnici progettisti della struttura e i rappresentanti dell’Anas.
L’inaugurazione è stata suggellata dalla benedizione del vescovo Monsignor Gervaso Gestori.
Nel corso della cerimonia è stata più volte ribadita l’importanza del nuovo ponte, come simbolo di unione tra i territori del Piceno e del Teramano, come esempio di cooperazione e collaborazione tra istituzioni e come elemento di maggiore sicurezza idraulica del Tronto e quindi di tutti i territori limitrofi. E, sempre in tema di sicurezza, dopo il completamento del ponte stradale (i cui lavori, per un costo di circa 9 milioni di euro, sono stati eseguiti dalla Provincia di Teramo), si passerà a ristrutturare anche quello ferroviario (ente attuatore sarà la Provincia di Ascoli, con un costo di circa 4 milioni e 850mila euro, messi a disposizione dall’Autorità di Bacino). Per ottenere un miglior deflusso delle acque sarà installato alla base del ponte ferrato un monolite di trenta metri di larghezza.
Il nuovo ponte sul Tronto è una struttura a quattro campate lunga 186 metri, con una piattaforma stradale larga 16 metri, con due corsie per i sensi di marcia e una banchina ad uso pedonale e una ad uso ciclabile. La pista ciclabile non sarà aperta subito poiché dovrà essere raccordata con il tracciato da realizzare sul lungofiume versante marchigiano ed abruzzese, seguendo un percorso ben definito che risulti in sicurezza per i ciclisti che transitano sulla statale.
Il vecchio ponte invece, prima di essere demolito, sarà messo a disposizione dell’Enea che vi effettuerà una serie simulazioni sismiche per verificare il grado di resistenza massima della struttura ad un terremoto, e di conseguenza, valutare quella di migliaia di altri ponti simili presenti sul territorio nazionale.
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Ma per favore…..
Fate un’ altra rotonda all’incrocio per martinsicuro se volete veramente e definitivamente risolvere il problema del traffico che non era dovuto dal vecchio ponte e nè dal nuovo.
Il problema così come affrontato non si risolverà mai, ammenochè non fossero state progettate due carreggiate a tre corsie ciascuna, con innesti verso ovest provvisti di sottopassi, sia a nord che a sud del Tronto, ma per far ciò si sarebbe dovuto spendere quello che…. EFFETTIVAMENTE è stato speso!