dal settimanale Riviera Oggi numero 849 del 29 novembre 2010

GROTTAMMARE – Mentre a San Benedetto si discute sulla mega variante che permetterebbe, fra l’altro, anche la realizzazione di una nuova piscina comunale, andiamo a vedere come nella vicina Grottammare si siano regolati per l’impianto natatorio.
Di piscina comunale a Grottammare si parlava già da anni, dal 1997 quando sembrava ancora un sogno: venne redatto un bando di gara per individuare un partner per la realizzazione, che venne trovato nel gennaio del 2002 – l’impresa Soledil – con la quale si contrattò un piano di recupero urbano per la zona. I lavori iniziarono nel luglio del 2003 e l’impianto doveva essere consegnato nel luglio del 2006.
Nove anni dopo, con 5 mesi di ritardo sul termine dei lavori ovvero nel dicembre del 2006, la Perla dell’Adriatico poteva vantarsi di essere riuscita nell’obiettivo.
Il patto con la Soledil non ha portato soltanto la piscina comunale, ma anche degli spazi verdi e, sopratutto, la bretella che collega la Bore Tesino alla Valtesino, che attualmente è ancora provvisoria: la Provincia infatti non avendo fondi per la realizzazione della bretella definitiva ne ha ogni anno rimandato la realizzazione.
La realizzazione della piscina al Comune di Grottammare è costata zero: la realizzazione da parte della Soledil è dunque frutto di un accordo di programma pubblico-privato finalizzato alla riqualificazione e al recupero di una zona socialmente degradata della periferia grottammarese. L’opera è stata attuata grazie ad uno scambio con la volumetria necessaria per la realizzazione, da parte della Soledil, di un centro fitness e di un albergo sempre in quella zona.
Il tema della convenzione stipulata fra Comune e Soledil è stato più volte toccato sulla stampa: a marzo del 2009 il Popolo delle Libertà presenta in consiglio comunale una interrogazione “La piscina comunale è abbandonata a se stessa, dopo la vetrina delle inaugurazioni l’amministrazione non se ne preoccupa più” e rispose sul nostro giornale l’ingegner Marcucci, soprattutto per quanto riguarda i danni provocati nel parcheggio.
“Se il vizio ricade nell’errata esecuzione, ne risponde la Soledil. Ad esempio se anche fra qualche anno un muretto cede, ad intervenire sarà la Soledil, che ha appunto una convenzione con il Comune”.
La convenzione come si legge ad esempio nella “Deliberazione Originale della Giunta Comunale 186 del 4 Dicembre 2006”, è stata stipulata l’8 febbraio del 2002 e la Giunta delibera “di dare atto che la piscina comunale che la ditta Soledil Spa sta realizzando in forza di accordo di programma ai sensi dell’art.34 del D.Lgs 267/2000 costituisce un’opera pubblica, della quale la gestione è assicurata dal partner privato per un periodo di venticinque anni dalla data di inizio dei lavori”.
La piscina è sotto accordo di programma ed è attualmente in gestione a privati fin dalla sua apertura, nel dicembre del 2006. Al termine del 25esimo anno la struttura dovrà essere riconsegnata al Comune in perfetto stato di manutenzione “Come se fosse nuova – spiega il sindaco Merli – d’altronde è coperta da polizza fideiussoria di garanzia”.
Ma a distanza di quasi 4 anni, come va la piscina? “Ha avuto una crescita annuale esponenziale – ci dice il sindaco Merli – raccogliendo molti iscritti nel bacino di utenza che avevamo previsto: l’abbiamo sempre considerata una piscina comprensoriale”.
La piscina grottammarese si estende su una superficie complessiva di 2 mila metri quadrati per un totale di mille e 60 metri quadrati di area sportiva. È dotata di 4 vasche: attività didattica ed agonistica, avviamento al nuoto, relax e riabilitazione e una per addestramento sub, che rappresenta un’assoluta novità per il fronte sud delle Marche.
Gli ingegneri Raniero Iacoponi e Giuseppe Fiscaletti spiegarono che “il progetto è stato modificato nel tempo per dare una precisa identità al complesso, che fosse sì quella dello sport in sicurezza, ma anche dell’aggregazione sociale. L’impianto si sviluppa su tre piani, più un portico. Contiene al primo piano quattro vasche, di cui una a norma per bambini e l’altra specifica per le immersioni subacquee. Area ristoro, spogliatoi, platea e certificazione Coni – e quindi la possibilità di eseguire gare sportive agonistiche – concludono il quadro d’insieme”.
Le quattro piscine hanno complessivamente una superficie d’acqua di 500 metri quadri, possono quindi entrare in acqua contemporaneamente 250 persone.
È completamente a norma con la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed ha un riscaldamento polifunzionale: c’è una diversificazione ambientale in base al luogo: spogliatoio, bordo piscina, platea…