GROTTAMMARE – L’occhio sull’altro mondo. L’associazione culturale Blow Up, presieduta da Sergio Vallorani, insieme all’associazione Luoghi Comuni di Olimpia Gobbi e con il patrocinio del Comune di Grottammare presentano, domenica 9 gennaio alla sala Kursaal alle 17:30, i reportage realizzati da Raffaella Milandri.

Raffaella Milandri, che vive a San Benedetto del Tronto, è una fotografa umanitaria da anni impegnata anche come attivista dei diritti umani. Lo scopo di questo incontro, ma in generale del suo lavoro è quello di mettere a disposizione interviste, le foto e la video documentazione per far conoscere la resistenza dei popoli indigeni a rischio di estinzione.
Fra questi “Tra la perduta gente” sui boscimani del Kalahari che è stato premiato al festival Libero Bizzarri di quest’anno.

La Milandri, nel corso della conferenza stampa di presentazione, alla presenza di Sergio Vallorani, del sindaco Luigi Merli e dell’assessore Enrico Piergallini, di Olimpia Gobbi e di Massimo Rossi in qualità di socio fondatore di quest’ultima, ha ricordato che nel corso di questo incontro i partecipanti potranno sottoscrivere la petizione per la ratifica da parte del Governo italiano della convenzione ILO 169 (la più importante legge internazionale sui popoli tribali). Nel corso del suo discorso la fotografa ha ringraziato entrambe le associazioni che hanno promosso questo incontro e il Comune di Grottammare che anche in questa occasione ha dimostrato una grande responsabilità civile.

Un incredibile viaggio nelle realtà tribali, fra vari popoli indigeni, feroci discriminazioni dei diritti umani e veri e propri genocidi. “Per chi partecipa sarà come essere testimone oculare delle mie esperienze in solitaria” dice Raffaella Milandri ed aggiunge: “Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e documentare le discriminazioni razziali e dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma nel caso dei popoli indigeni essa non porta con sé il progresso positivo, spesso anzi accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture uniche e irripetibili. Sono, tutt’oggi, in atto nel mondo incredibili persecuzioni nel nome del denaro e della avidità. I popoli indigeni, proprio perché legati ad antiche culture, e immuni ai nostri valori occidentali, stanno vivendo tuttora, in chiave moderna, i genocidi e le ingiustizie di cui sono state ben note e sfortunate vittime i nativi americani fin da 500 anni orsono”.

Nel corso dell’incontro Piergiorgio Cinì interpreterà una poesia composta in solidarietà ai popoli indigeni da Andrea Cacciavillani, poeta e scrittore molisano.

In conclusione si svolgerà un dibattito su globalizzazione ed estinzione delle culture locali, a cui parteciperanno la stessa Milandri, Attilio Ascani dell’associazione Comunità Volontari nel Mondo e Fabrizio Leone dell’associazione Blow Up.

E’ questa un’iniziativa impegnata per mobilitare e far sì che non si resti indifferenti davanti al destino di questi popoli che vanno incontro all’estinzione, soprattutto a causa di un mondo occidentale e globalizzato, che nella smania di trovare risorse rischia di distruggere queste antichissime e preziose civiltà.