ASCOLI PICENO – La sicurezza rappresenta una delle principali priorità da tutelare per garantire ai cittadini le condizioni per un tranquillo e sereno svolgimento delle attività quotidiane personali, lavorative e collettive.
Questo è quanto ribadito martedì al palazzo della Prefettura nel corso di una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dove è stato fatto un monitoraggio sulla situazione dell’ordine e della sicurezza nel capoluogo e in alcuni dei più importanti centri del territorio quali Castel di Lama, Cupra, Folignano, Grottammare, Monteprandone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli.
«La Provincia di Ascoli è un bel posto – sottolinea Pasquale Minunni, Prefetto di Ascoli – dove non ci sono fortunatamente organizzazioni criminali in quanto non si rilevano delitti o episodi significativi.»
Dai dati forniti si evince che la situazione generale della provincia può definirsi favorevole infatti l’andamento dei reati registra un evidente flessione del numero complessivo -3,91% e riguarda in particolare i furti -2,72%, i borseggi -3,72% e gli scippi -33,33%. Anche il numero delle truffe ha segnato una significativa flessione -21,18% anche se favorito dalla diffusione delle comunicazioni internet e sms.
«Quando si dice che la provincia di Ascoli Piceno è tranquilla – evidenzia il Prefetto Pasquale Minunni – non significa che andiamo a caccia di farfalle ma bisogna segnalare qualsiasi cosa strana per evitare che una provincia tranquilla come questa possa essere terreno di caccia. Per questo mi rivolgo in particolare ai sindaci affinchè siano attenti e attivi».
Con queste parole possiamo dedurre che la provincia di Ascoli sia un’isola felice, città sicure e godibili, dove la presenza della criminalità e della delinquenza è un fenomeno marginale e circoscritto.
«Credo che queste zone – replica Pasquale Minunni – siano zone appetibili, un terreno vergine nel quale qualcuno può pensare di campeggiare tranquillamente e per questo motivo è compito delle forze dell’ordine provvedere alla sicurezza, reagendo in modo importante anche a stimoli modesti.»
Inoltre nel corso dell’incontro si è anche affrontato il tema dell’avvicinarsi della festa del 25 aprile a San Marco, luogo prediletto da molte famiglie ascolane e non, dove trascorrere una giornata di scampagnata immersi nel verde il quale però con il trascorrere degli anni è stato trasformato in una piazza dell’inciviltà e del disordine causando anche dei danni ambientali.
«Quest’anno ci organizzeremo al meglio – conclude il Prefetto – chiedendo anche l’intervento di cani anti droga e pattuglie attrezzate con l’etilometro al fine di assicurare una tranquilla scampagnata.»
Infine per quanto riguarda gli extracomunitari il prefetto non riscontra problemi particolarmente evidenti con un dato statistico assoluto del 5% a fronte del livello di guardia del 7% nazionale, livello in cui secondo le stime di un criminologo iniziano a sorgere problemi rilevanti.
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