SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 4 Aprile alle ore 16 presso l’Auditorium Comunale Emidio Clementi presenta il volume “Matilde e i suoi tre padri”. L’evento è curato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Libreria La Bibliofila. Presenterà la giornalista Alessandra Clementi.

Emidio Clementi è fondatore e cantante dei Massimo Volume. Oltre a “Matilde e i suoi tre padri”, è autore della raccolta Gara di resistenza (1997), e dei romanzi Il tempo di prima (1999), La notte del Pratello (2001) e L’ultimo Dio (2004).

IL LIBRO Un giorno qualcuno ha pensato di costruire una Disneyland a Bologna. È rimasto un sogno perché l’Emilia non è la California. Nell’era della flessibilità anche la famiglia diventa un organismo a geometria variabile: pochi figli, genitori a tempo, soluzioni improbabili. La ricetta sembra funzionare.

“Considero la gravidanza la più vergognosa delle professioni”.
(Katherine Mansfield)

Bologna, anni Settanta. Sono i giorni del Movimento, della festa del Re Nudo, di Lotta continua. Divisa tra l’amicizia che la lega ai compagni e l’incredulità che la allontana dai discorsi più dogmatici, Laura conosce Arturo, giovane come lei e come lei convinto che è tempo di darsi nuove mete. Vogliono cambiare il mondo, insieme, vogliono fuggire: direzione West Coast. Lì, fra le maglie del sogno americano, viene concepita Matilde.
Bologna, eterno ritorno. La realtà del lavoro, il bisogno di una casa spingono a nuove fantasie, all’amore libero. Finché entra in scena uno spettro: l’eroina. E la storia finisce per ricominciare ancora. È qui che Laura conosce prima Davide e poi Sergio. In un continuo succedersi di nuove case e nuovi uomini, la piccola Matilde osserva e analizza questo mondo di grandi, di regole infrante e di neofamiglie allargate, cercando ogni volta, a suo modo, di raggiungere un personale precario equilibrio.
“Matilde e i suoi tre padri” scivola così dal sogno che lasciavano presagire i lisergici anni Settanta verso una realtà sempre più amara, mentre quella che doveva essere una rincorsa verso la felicità si tramuta bruscamente in un desiderio di normalità.