SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Erano pochi (una ventina o poco più) ma hanno voluto parlare con i giocatori e mister Piccioni di ritorno da Ferrara. I tifosi della Samb sono amareggiatissimi per l’ultimo posto in classifica e adesso reclamano l’esonero dell’allenatore sambenedettese, un anno fa beniamino del pubblico rossoblu. Ma così va il calcio e i numeri parlano chiaro.Nel faccia a faccia, serrato ma assolutamente civile, i supporter rossoblu (alcuni dei quali erano appena rientrati a San Benedetto dalla trasferta di Ferrara) hanno poi parlato con Palladini, Moi e Tinazzi, oltre che mister Piccioni. L’impressione è che l’avventura di quest’ultimo sia giunta al capolinea (come lo fu, nelle stesse condizioni, quella di Calori due anni fa), ma stavolta viene da chiedersi se i Tormenti, contestatissimi dalla tifoseria, avranno la voglia di prendere decisioni drastiche – affidandosi ad Ugolotti, allenatore ancora sotto contratto? – o se invece preferiranno restare ancora in silenzio, lasciando a Piccioni un’ultima chance, domenica prossima.

In casa Samb urge chiarezza a tutti i livelli. Ma con la tifoseria disorientata (a Ferrara c’è stato anche un inedito sciopero del tifo che rischia di proseguire a tempo indeterminato), un allenatore in difficoltà (Servi nuovamente preferito a Bonfanti, Tinazzi a sinistra, e soprattutto l’esclusione di tre giocatori offensivi quando la Samb gioca senza un centravanti di ruolo…), e un diesse che vede sconfessato il proprio lavoro (Cigan anche centravanti? Non sembra…), il rischio di retrocedere è assolutamente probabile.

A meno di non trovare, come negli ultimi due anni, la chiave di volta. Ricordando comunque che a San Benedetto, in terza serie, non si possono disputare tre campionati consecutivi sul filo del rasoio.