SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un calciatore, Stefano Borgonovo, che ha lasciato il segno nella nostra città come dimostrano alcune testimonianze nei commenti da parte di chi lo ha conosciuto più da vicino. Siamo certi che sarà felice di rileggere questa intervista ma anche che si commuoverà moltissimo al ricordo di quell’anno nella nostra città che lui definì bellissimo. Forza Borgonovo, tutta la Riviera delle palme è con te.
Ex Samb nel mondo: Stefano Borgonovo
«I tifosi sambenedettesi sono eccezionali: mi accolsero benissimo e mi fecero sentire come a casa mia»
«Se sono arrivato in nazionale lo devo alla città di San Benedetto del Tronto»
20 settenbre 2003 – Nell’estate del 1984 un giovane e timido ragazzino di appena vent’anni, giunse a San Benedetto praticamente sconosciuto. Quattro anni e mezzo dopo esordiva nella Nazionale di Azeglio Vicini all’Arena Garibaldi di Pisa, sostituendo Gianluca Vialli al 74’ (Italia-Danimarca 1-0): 223 partite in serie A, altre due presenze in Nazionale contro Austria e Romania (quest’ultima addirittura da titolare), una Coppa Dei Campioni conquistata col Milan. Ma nonostante tutto Stefano è rimasto il solito ragazzo modesto ed educato che ha semplicemente realizzato un sogno cullato sin da bambino. A differenza di Odorizzi, per esempio, non ha abbandonato quello che è stato e sarà sempre il suo mondo.
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D. Le statistiche dicono che Stefano Borgonovo ha smesso di giocare a soli 32 anni. Perché?
R.: A causa di un ginocchio malandato che aveva già subito tre operazioni alla cartilagine nel 1986, 1987 e 1995. Non ne potevo più e quando mi accorsi che non sarei mai tornato più quello di prima preferii smettere. Secondo me è meglio finire la carriera in serie A piuttosto che andare a mendicare ingaggi in serie minori.
D.: Cosa ricorda dell’anno trascorso a San Benedetto?
R:Un anno stupendo, una città magnifica, dei compagni di squadra come Manfrin, Petrangeli e Cagni che per me sono stati dei veri e propri padri, uno spogliatoio unito. Ma soprattutto mi piace ricordare la gente sambenedettese, tifosi e non, che mi accolse benissimo e mi fece sentire come a casa mia: non avvertii per niente la “saudade” e ancor oggi non mi sono dimenticato di loro.
D.: Lo sa che ancora i tifosi parlano di lei come dell’attaccante più forte degli ultimi 20 anni con la maglia della Samb?
R.:Questo indubbiamente mi fa piacere: d’altra parte anch’io dovevo far dimenticare Fiorini che l’anno prima aveva realizzato 12 gol.
D.: Quando è stata l’ultima volta che è tornato a San Benedetto?
R.: Sono oramai tredici anni che manco dalla vostra città: l’ultima volta è stata nel 1990 quando venni in ritiro col Milan per affrontare l’Ascoli.
D. Qual è stato il gol più importante della sua carriera?
R:Sicuramente la rete del pareggio realizzata a Monaco contro il Bayer nella semifinale di Coppa dei Campioni che permise al Milan di affrontare e vincere la finale contro il Benfica.
D. C’ è un attaccante in attività che possiede le sue stesse caratteristiche?
R: Un giorno Eriksson mi confidò che Montella per le sue caratteristiche e per il fiuto del gol era il calciatore che più mi assomigliava.
D. : C’è qualche compagno di squadra di quel campionato 1984-85 con cui è rimasto in contatto?
R: Naturalmente il mio “gemello” Maccoppi che dopo avere allenato la Primavera della Sampdoria quest’anno (eravamo nel 2003 ndr) doveva andare a La Spezia ma poi non s’è ne è fatto nulla e Gigi Cagni con cui mi vedo spesso.
D: Se Borgonovo fosse nato venti anni dopo avrebbe ripercorso la stessa carriera o oggi un giovane incontra maggiore difficoltà?
R: Avrei rifatto probabilmente la stessa carriera. Sono convinto che se uno sa giocare a pallone prima o poi sfonda indipendemente dal numero degli stranieri. Nello stesso tempo voglio però ancora rimarcare la fortuna di avere vissuto un anno a San Benedetto. La mia ascesa è cominciata da lì e se non avessi trovato una città e una tifoseria così stupenda chissà…
D. : Cosa fa adesso Borgonovo ?
R. Da sei anni (1997-2003 ndr) alleno gli Allievi Nazionali del Como, inoltre l’anno scorso sono stato nominato responsabile della Beretti in collaborazione con l’ex interista Fontolan che invece si dedicava soprattutto alla Primavera. Inoltre gestisco una scuola calcio a Mariano Comense che si chiama “Extrasport” e che ha tesserato ben 200 ragazzi compresi tra il 1990 e il 1997: si tratta di una società di puro settore giovanile che partecipa ai campionati e tornei provinciali della categoria Pulcini, Esordienti e Giovanissimi.
D. : E’ sua intenzione rimanere tra i giovani o nutre altre ambizioni?
R: Non ho vergogna ad ammettere che punto molto più in alto. Ritengo comunque che anche come allenatore bisogna fare una lunga gavetta, come ho fatto da calciatore. Sono sicuro che questa lunga esperienza coi giovani mi sarà molto utile nel caso dovessi approdare a qualche panchina illustre.
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Termina qui la nostra conversazione con Stefano Borgonovo, un personaggio tranquillo, modesto, uscito dal grande calcio in punta di piedi, ma pronto a rientrarvi. Noi della Samb stiamo ancora aspettando il suo erede: in questi 19 anni abbiamo visto tanti presunti “fenomeni” paragonati a lui, ma nessuno ci ha entusiasmato quanto il “Borgo”. Era giovane, inesperto, giocava in una squadra che puntava alla salvezza, ma era un “grande” giocatore. «La mia carriera è partita da li’. Sarò sempre grato ai sambenedettesi che mi hanno accolto come un figlio». E’ l’ennesima dimostrazione d’affetto ad un popolo ‘sportivo e non’ che ha il calcio nel sangue e che non dimenticherà mai chi ha onorato quella maglia simbolo di una città, anche solo per una indimenticabile stagione.
Intervista a cura di Roberto Raneri
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Forza STEFANO , non mollare ! Grazie per le emozioni che ci hai regalato , sarai sempre UNO DI NOI !!!
Da quel poco che ho letto, Stefano Borgonovo sta dimostrando una grande forza interiore.
Un grande giocatore ed un grande uomo (e non dimenticherei la famiglia).
credo dopo chimenti l'attaccante piu forte che abbiamo visto con la samb.un ragazzo serio semplice quasi timido.mi ricordo di un gol in cagliari samb finito 0 1 per noi segnato da stefano di testa fantastico.questo tipo di malattia deve far riflettere tutto il mondo sportivo.un augurio di pronta guarigione a stefano .
stefano uno di noi
Borgonovo mi ricorda mia nonna che quando muovevo i primi passettini nei campi di San Benedetto mi diceva che ero forte come lui (magari!!!), io ricordo vagamente il suo gol al Bayern Monaco, un pallonetto fenomenale se non mi sbaglio, ricordo che lasciai il mio Milan in parità e la mattina dopo vidi il gol al tg.
Che Dio ti aiuti…
basta violenza, basta doping, basta stupide chiacchiere che hanno come sfondo solo quello di animare brutte gesta e cattive intenzioni…lo sport è come la vita, va coltivato nel suo aspetto più nobile…'Borgo' è stato soldato di un esercito fantasma che pian piano con il suo indebbolirsii ha alimentato la passione di tante persone…la passione vitale di questo sport, come tutti, che non può fare a meno del rispetto però…6 persone su 100.000 sono affetta da questa SLA…nei calciatori si è riscontrata una media di 36 ogni 30.000…il business, o il proprio ego di chi sa, o di chi potrebbe e… Leggi il resto »
Ciao Stefano,
chissà se leggerai queste righe.
L'ultima volta che si siamo visti è stata proprio in occasione della partita Ascoli-Milan, nel 1990. Eravamo al Solarium e c'era anche mio padre.
Con tanto affetto.
Il Ballarin! Da quando ti abbiamo "pensionato" non ho più avuto modo di sperimentare con la stessa carica emotiva l'orgoglio di essere SAMBENEDETTESE. In compagnia di mio padre, ho trascorso quasi tutte le domeniche della mia fanciullezza su quei gradoni in cemento nel settore Distinti. Ho avuto la fortuna di veder giocare su quel fazzoletto di terreno tanti giocatori che hanno contribuito a creare il mito SAMB. POZZANI, PIGINO, TACCONI, ZENGA, CATTO, CAGNI, MELOTTI, RANIERI, BOGONI, CORVASCE, SPEGGIORIN, CACCIA, CHIMENTI, SCHIAVI, SIMONATO, SANSONE, PERROTTA, i gemelli del gol FACCINI- FIORINI, VALA', RIPA, GIANI, SIMONATO, tanto per dirne qualcono. STEFANO BORGONOVO… Leggi il resto »
altri giocatori della fiorentina di quel tempo sono morti per questa malattia, forse si dovrebbe indagare di più. forza borgo, non mollare!!!!!
Mando un forte e caloroso abbraccio al grande giocatore che, ancora quattordicenne, ammirai con la mitica maglia rossoblu e con grande simpatia ed affetto inoltro, per il tramite di questo giornale, un forte “in bocca al lupo”. Leggo ancora che manca dalla nostra città dal 1990 e mi chiedo perché non si possa organizzare una vera festa rossoblu e dell’intera città invitando tutti coloro che hanno dato tanto per questi colori.
Ho appreso la notizia stamattina e mi ha pianto il cuore.
Un forte abbraccio, Borgo!
avevo 13 anni nel 1984 e ricordo con gioia le domeniche sotto la rete in curva nord del ballarin , con mio fratello a esultare ad ogni gol della samba… stefano borgonovo dava sempre il massimo in campo , un'anno da sogno per lui ma anche per noi tifosi.. era un altro calcio ma un po' tutti noi ne abbiamo nostalgia.. mi auguro che la città di san benedetto del tronto insieme a qualche organizzazione di tifosi rossoblu mettano su una raccolta di fondi per aiutare lui e la sua famiglia a superare questa tremenda malattia. forza stefano , non… Leggi il resto »
un gesto quello della creazione della fondazione Borgonovo contro la SLA…che dimostra che c'è l'uomo!!..complimenti e non arrenderti mai..
un abbraccio alla moglie Chantal ed a i suoi quattro figli..coraggio
Coraggio Stefano tieni duro ,dimostra quella grandissima forza che hai dimostrato sul campo ,per vincere questa battaglia ,la più importante della tua vita.
AUGURI!!
se ogni commento fosse propedeutico a darti una speranza in più,caro stefano,ti salveresti solo con l'affetto dei tifosi rossoblu.ciao grande,non mollare.
NON SONO RIUSCITO A TROVARE UNA MAIL, TE LO DICO DA QUI'. L'ESEMPIO CHE CI STAI DANDO NELL'AFFRONTARE IL TUO MOMENTO PER ME E' UN VERO TESORO E HO GIA' RACCONTATO TUTTO A MIO FIGLIO AFFINCHE' POSSA INSEGNARE A LUI E A TUTTI NOI COSA E' LA DIGNITA' DI UN UOMO: QUALCOSA CHE NESSUN MILIONE DI EURO POTRA MAI ACQUISTARE. MI RICORDO PERFETTAMENTE QUEL GOL COL PESCARA E QUEI SECONDI MENTRE TI INVOLAVI VERSO LA PORTA CHE SEMBRAVANO LUNGHISSIMI E FINITI IN UNA ESPLOSIONE DI GIOIA COME POCHE VOLTE ALLO STADIO. MI RICORDO ANCHE UN PALLONETTO FATTO CON IL TACCO… Leggi il resto »
Carissimo Stefano, anche se nell' anno che hai deliziato noi tifosi rossoblu' non ho potuto seguirti dal vivo in quanto ero all' estero, ho avuto la fortuna anni dopo di vedere direttamente a monaco di baviera per la semifinale di coppa campioni bayern monaco milan un tuo memorabile gol, uno straordinario goal in una platea maestosa, un gesto tecnico che racchiuse bellezza, spettacolarità, concretezza, genio a carattere di un uomo che ha il calcio nel suo dna. Quel gesto cosi' bello è stato superato in questi giorni dal tuo coraggio ! Sono orgoglioso di averti ospitato calcisticamente a San Benedetto… Leggi il resto »
Ricordo piacevolmente di averlo conosciuto dopo una partita della Samb. Uscii dai distinti con un mio amico, ci dirigemmo verso la gradinata nord, da cui uscivano le squadre. Lui era con Maccoppi, ci siamo avvicinati per fargli i complimenti e osammo chiedere un passaggio in macchina, loro erano diretti in centro. Eravamo (e siamo) praticamente coetanei, ma notai una sorta di timidezza, lui non parlava più di tanto e sembrava quasi a disagio. Ebbi semplicemente l'impressione che fosse uno come me, semplice, ingenuo, trasparente. Ci lasciarono davanti alle poste centrali, gli stringemmo la mano e gli facemmo i nostri auguri… Leggi il resto »
x h69 "NON SONO RIUSCITO A TROVARE UNA MAIL, TE LO DICO DA QUI…." ti ho mandato una email in privato, non mi sembra corretto pubblicare su internet l'indirizzo di casa. Ancora Forza Stefano non mollare. Se il direttore acconsente posto anche qui (visto che il posto + appropiato) il mio commento. Questa è la lettera che ho inviato a Stefano Borgonovo, preghiamo tutti per lui. Caro Stefano sicuramente tu non ti potrai ricordare di me, ero poco più di un bambino nel 1984 (avevo 12 anni) quando arrivasti a S. Benedetto del Tronto. Andavamo dallo stesso dentista (Domenico) in… Leggi il resto »