SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra Guido Ugolotti e Francesco Monaco non corre buon sangue: i due tecnici di Samb e Ancona, infatti, un anno fa, in occasione della sfida di ritorno conclusa 3-0 a favore dei dorici, ebbero anche modo di scambiarsi qualche parola non proprio da educande nel tunnel che portava negli spogliatoi.
Perché? L’allenatore della Samb, all’epoca, aveva condotto la squadra rossoblu dall’ultimo posto fino, quasi, a ridosso della zona play-off, ma non aveva ancora rinnovato, con contratto biennale, l’accordo con la Samb. Proprio la settimana precedente a quella sfida la famiglia Schiavoni, proprietaria dell’Ancona, si era incontrata con Ugolotti, proponendogli la possibilità, per questa stagione, di guidare l’Ancona. Monaco l’aveva saputo e forse, anche per questo, aveva caricato al massimo i suoi calciatori, che ottennero una vittoria sonante nonostante fosse ininfluente per la loro classifica (si giocava, inoltre, in uno stadio con 1500 tifosi rossoblu e poche centinaia di supporter anconetani, in contestazione).
Così tra i due volarono anche qualche parola di troppo, e, soprattutto, a partire da quella vittoria Monaco condusse l’Ancona alla salvezza, mentre Ugolotti, da lì a qualche settimana, firmò un biennale con la Samb.
La partita di domenica, quindi, fondamentale per entrambe le formazioni (l’Ancona deve difendere la posizione play-off, la Samb deve salvarsi e soprattutto rinconquistare i propri tifosi, che si stimano in almeno seimila), rappresenta anche una sfida nella sfida tra i due allenatori.