SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Questione Foodinvest sempre in primo piano: i sindacalisti della Cgil-Flai sembrano avere le idee chiare. Infatti, in occasione dell’incontro che si terrà mercoledì, presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, i sindacalisti proporranno la loro formula di salvaguardia del sito produttivo di Porto d’Ascoli: chiederanno ufficialmente di ricorrere all’amministrazione straordinaria, attraverso la nomina di un rappresentante ministeriale che prenda in mano le redini dello stabilimento (come accadde per il caso Parmalat).
«Dovrebbe essere Malavolta ad avanzare questa richiesta – spiega Stelio Bartolomei della Cgil-Flai – ma l’imprenditore non ne ha intenzione. Noi crediamo nell’importanza di mantenere operativo il centro Foodinvest di Porto D’Ascoli, e crediamo che si possano trovare altri imprenditori che possano gestire l’azienda».
Secondo Bartolomei, Malavolta avrebbe già fatto una richiesta di amministrazione straordinaria dopo il fallimento della sua fabbrica di Pordenone, quindi non si comprendono le ragioni di un suo rifiuto per questo caso. «Non possiamo pensare che lo spostamento delle lavorazioni industriali a Rotella sia una scelta fruttuosa – continua Bartolomei – anche perché non c’è nessun dato certo che dimostri che in quella zona c’è possibilità di sviluppo».
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