MARTINSICURO – Le proteste dei cittadini per gli aumenti della Tarsu a Martinsicuro, hanno spinto i quattro consiglieri di Città Attiva a manifestare, attraverso una conferenza stampa tenutasi ieri giovedì 4 ottobre, la volontà di verificare quali siano state le motivazioni che hanno portato la tassa sui rifiuti ad un incremento negli ultimi due anni di oltre il 60 %. Attraverso la Commissione di controllo e garanzia, di cui Alduino Tommolini è presidente, Città Attiva cercherà di risalire alla causa per cui la raccolta differenziata a Martinsicuro si sia dimostrata nel corso degli anni un clamoroso insuccesso, aggravato dall’eccessivo dispendio economico che l’Amministrazione Comunale è costretta a sostenere per la gestione dei rifiuti.
«Ci siamo ritrovati ad assumere un compito che sarebbe dovuto spettare invece alla maggioranza – ha dichiarato Tommolini – ossia convocare la Commissione di controllo per scoprire cosa ha generato un così esorbitante aumento della tassa sui rifiuti. Verificheremo la regolarità dei contratti sottoscritti nel corso degli anni dal Comune con la Manutencoop e se ci sono state eventuali inadempienze, per capire quali siano state le ragioni che ci hanno portato a questa situazione così critica»
La spesa annuale per la raccolta dei rifiuti ed il conferimento in discarica ammonta a 2 milioni e 400 mila euro, e tale spesa dovrebbe essere totalmente coperta dalla relativa tassa pagata dai cittadini. Il Comune però riesce a coprire solo il 65% della cifra totale, pertanto deve attingere ad altri fondi, che vengono sottratti alla realizzazione di opere pubbliche.
I quattro consiglieri di Città Attiva hanno poi preso le distanze dalle esternazioni del locale circolo di Alleanza Nazionale, diffuse tramite una nota, nella quale si critica la raccolta porta a porta voluta, nella precedente Amministrazione Maloni, dall’ex assessore all’ambiente Mario Marano Viola. «Invece di criticare ed addossare le colpe alla precedente amministrazione, – ha proseguito Andrea D’Ambrosio – la maggioranza dovrebbe rimboccarsi le maniche e cercare le possibili soluzioni al problema, che necessita di risposte rapide ed indifferibili».
«Tornare alla raccolta indifferenziata dei rifiuti sarebbe una regressione inaccettabile – è stato il commento di Stefano Ciapanna – ma dovremo capire come mai se la raccolta differenziata si è rivelata un ottimo investimento per tutti i comuni che l’hanno attuata, per Martinsicuro, che ricicla il 40% dei rifiuti, ha costituito invece un’operazione dai costi spropositati. Visti i risultati, i cittadini sono sfiduciati dal sistema di raccolta porta a porta e sono disincentivati a differenziare i rifiuti»
«Città Attiva – ha concluso Paolo Camaioni – attraverso la commissione di controllo e garanzia passerà sotto la propria lente tutte le intese contrattuali e gli atti conseguenti intercorsi tra il Comune e Manutencoop e cercherà di individuare i motivi che hanno portato ad avere con il passare degli anni un servizio qualitativamente non proporzionato agli esorbitanti costi di gestione. Contiamo anche di dare vita ad assemblee aperte alla cittadinanza e finalizzate ad informare più persone possibili sull’operato dell’amministrazione».
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