Non si sono rassegnati alla scomparsa del biotopo costiero politici e cittadini martinsicuresi.
E così FI, ad oltre un mese dall’inizio dei lavori di ripascimento del litorale martinsicurese che causarono la distruzione del tratto di spiaggia protetto di Villa Rosa, faticoso risultato di venti anni d’attenta politica ambientale, torna all’attacco, con parole di condanna per l’Amministrazione.
A quanto si legge sul comunicato, il problema più grande ora è gestire la situazione che si è venuta a creare, cioè il sequestro del cantiere e dei mezzi d’opera e, di conseguenza, il fermo dei lavori. “Fate riprendere subito il lavoro – è scritto sul manifesto – l’opera è importantissima per la salvezza della spiaggia di Villa Rosa?, soprattutto ora che la stagione turistica è ormai alle porte ed un consistente tratto di spiaggia è ancora invasa dai tubi e dai mezzi d’opera, mentre l’impianto di salvaguardia della spiaggia di fatto non è stato realizzato.
La risposta dei Verdi è affidata ad un manifesto dal titolo “Le bugie di Forza Italia?, in cui è spiegato che il fermo dei lavori del biotopo è dovuto non alla volontà dell’Assessore all’Ambiente, ma alle procedure ordinarie della magistratura, poiché il sequestro è stato posto a seguito del rapporto degli agenti della Guardia di Finanza, il cui sopralluogo per la quantificazione del danno ambientale fu immediatamente sollecitato dal professor Viola.
“Gli investigatori incaricati dalla Procura della Repubblica di Teramo – si legge nel comunicato dei Verdi – hanno scoperto che la Regione Abruzzo sotto il governo di centro-destra ha elaborato il progetto di ripascimento ignorando il biotopo?. Ma la contro accusa va oltre: “Il centro destra di Martinsicuro lo sapeva?[…] Le responsabilità politiche sono gravi, quindi Forza Italia farebbe bene a riconoscere la complicità?.
Per FI, è inconcepibile che la colpa della distruzione del biotopo possa ricadere sulla precedente amministrazione di centro destra, accusata dai Verdi di non aver iniziato per tempo i lavori antierosione, ma ancora più inconcepibile è che l’Assessore all’Ambiente non abbia vigilato sull’operato della ditta nell’area del biotopo costiero di Villa Rosa e non le abbia fornito una mappa dettagliata delle zone che erano sottoposte a tutela paesaggistica.
Per fortuna (o purtroppo?) la stagione estiva sta per iniziare, e gli hotel hanno già ricevuto le prime prenotazioni da turisti italiani e stranieri: speriamo che al loro arrivo, i nostri ospiti trovino ancora una spiaggia, e che vi possano piantare il proprio ombrellone.
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