ROMA – Quattro militari della Forza multinazionale di pace sono rimasti uccisi a Nassiriya a causa di un attentato terroristico. Le vittime sono il capitano dell’Esercito Nicola Ciardelli, i marescialli dei Carabinieri Carlo De Trizio e Franco Lattanzio ed un graduato della Polizia Militare romena. Grave il maresciallo Enrico Frassinito. De Trizio è deceduto in ospedale a seguito delle gravi ferite riportate. Questo è quanto ha comunicato lo Stato maggiore della Difesa.
Trentaquattro anni, di Avellino, il capitano Nicola Ciardelli era in servizio al reggimento Artiglieria paracadutista di Livorno. L’ufficiale lascia la moglie ed un figlio di pochi mesi. Il maresciallo capo dei Carabinieri Franco Lattanzio era in forze al comando provinciale di Chieti mentre il maresciallo capo dei Carabinieri Carlo De Trizio era effettivo nel nucleo radiomobile di Roma.
Il maresciallo aiutante Sups Enrico Frassinito è in servizio al comando provinciale Carabinieri di Padova.
A provocare l’esplosione è stato un ordigno posto al centro della carreggiata. La deflagrazione è avvenuta alle ore 8.50 locali (quando in Italia erano le 6.50), lungo una strada a sud ovest dell’abitato di An Nassiriya. Nell’esplosione è rimasta coinvolta una pattuglia del Contingente italiano composta da quattro veicoli protetti dal Reggimento carabinieri della Msu (Multinational Specialized Unit) con a bordo un Ufficiale dell’Esercito, 15 militari dell’Arma dei carabinieri ed un graduato della Polizia Militare romena. Il colonnello Fogari ha spiegato che la pattuglia colpita dall’esplosione stava svolgendo un servizio di coordinamento con le forze della polizia irachena locale per interventi di controllo del territorio.
«Sono in corso accertamenti condotti in stretto coordinamento con la polizia locale per individuare la natura dell’ordigno, l’origine dell’esplosione e gli eventuali responsabili’», ha comunicato lo Stato maggiore della Difesa.
La Procura di Roma ha già aperto un fascicolo ipotizzando il reato di strage con finalità di terrorismo.
Sabato scorso si era verificata un’altra “azione ostile? contro i militari italiani in missione di pace in Iraq. Alle 9.05 ora locale, le 7.05 ora italiana, aveva riferito una nota dello Stato maggiore della Difesa, poco prima di uno dei tre ponti che collegano la parte sud dell’abitato di Nassiriya, una pattuglia del reggimento carabinieri della Msu (Multinational Specialized Unit) del contingente italiano, composta da tre veicoli con a bordo 13 militari e un interprete iracheno, era stata coinvolta dalla esplosione di un ordigno posto a lato della carreggiata. «Solo uno dei tre veicoli coinvolti nella deflagrazione è stato leggermente danneggiato senza alcun danno per gli occupanti», aggiungeva la nota, spiegando che il convoglio si trovava a Nassiriya per svolgere le consuete attività di controllo del territorio.