CAMPI EOLICI DALLA CAMPANIA LE INDICAZIONI PER VALUTARE L’IMPATTO AMBIENTALE DEI PROGETTI NEL MACERATESE E NEL PESARESE

Una delegazione dell’Assessorato all’Ambiente e dell’Ufficio per la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) della Regione si è recata in Campania per una visita di studio ai campi eolici per la produzione d’energia elettrica tramite lo sfruttamento del vento.
Serve, infatti, acquisire quanti più elementi di conoscenza diretta dei problemi relativi all’impatto ambientale degli impianti per consentire un più approfondito esame dei sette progetti presentati da privati nel territorio montano del Maceratese e del Pesarese che attualmente sono alla fase finale del VIA.
Sono stati visitati siti della Campania, dove da tempo e con buoni risultati si investe nel settore, che siano di riferimento e paragone per un’analisi comparata con le procedure adottate nelle Marche dall’Ufficio VIA. Struttura che istruisce gli iter dei progetti, valutando compatibilità ambientale e capacità produttiva per il nullaosta iniziale al quale seguiranno successivi esami della Conferenza di servizio e altre istituzioni.
La Regione sta individuando quali e quante prescrizioni vadano considerate per assicurare sia sostenibilità ambientale sia produttività energetica.
La delegazione, visitando siti con diversa impostazione strutturale, ha acquisito elementi concreti sul grado di impatto ambientale che nelle zone vistate è peraltro basso.
L’Assessore all’Ambiente Roberto Ottaviani, al quale si devono i recenti criteri adottati dalla Giunta per l’eolico, ritiene che le procedure di VIA non possano presumere dal con-fronto con quanto già realizzato. Nelle Marche la sperimentazione eolica consentirà inter-venti per un massimo del 2% del fabbisogno energetico regionale e basati su venti di al-meno 6 metri al secondo o sulla salvaguardia floro-faunistica e paesaggistica.
Quanto l’Assessorato all’Ambiente va facendo si ispira alle direttive della Conferenza mondiale sull’Ambiente di Johannesburg di cui sposa le indicazioni più aperte alla salva-guardia ambientale. L’impegno localistico può superare le incongruenze e le insufficienti proposte di Johannesburg. Un intervento riparatorio dell’uomo ai danni apportati al clima passa, per cui, anche per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti.
La delegazione marchigiana guidata da Vincenzo Marzialetti dell’Ufficio VIA è stata ac-compagnata da tecnici del settore.
A questa iniziativa ne seguiranno altre a cui parteciperanno funzionari e tecnici del Co-mitato Via per ampliare lo stato delle conoscenze a disposizione e sviluppare una corretta informazione che sarà necessario portare a conoscenza delle popolazioni e istituzioni delle zone interessate. (fb)