SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Concerti in teatro e locali pubblici. Anche quest’anno, per la seconda volta, l’associazione Laboratorio delle idee organizza Horizons Jazz Festival una rassegna musicale di qualità dal respiro internazionale. Nell’arco di trenta giorni circa si potrà ascoltare una decina di concerti, cinque presso il Teatro San Filippo Neri e cinque presso diversi locali della città.

Si comincerà la prossima domenica 20 marzo in teatro con il chitarrista Jonathan Kreisberg da New York City in quartetto con il sassofonista Will Vinson, il contrabbassista Matt Penman e Mark Ferber alla batteria. Durante questa serata di apertura del festival verranno esposte le opere del fotografo Giuseppe Di Caro. Il chitarrista americano terrà un seminario di chitarra jazz il giorno 19 marzo presso l’Istituto musicale Antonio Vivaldi.  Si proseguirà domenica  27 marzo con i jazzisti marchigiani del Marco Postacchini Octet; aprirà la serata il gruppo Blanknotes quartet costituito da musicisti sambenedettesi under 21 che rivedremo anche il 25 marzo presso la Degusteria del gigante.

Il 5 aprile suonerà, sempre in teatro, l’attesissimo Diego Amador, strabiliante pianista spagnolo gitano che parla un linguaggio a metà tra flamenco e jazz: verrà accompagnato da Julian Jeredia al basso e Israel Varela, velentissimo batterista ormai di casa in Italia e in particolare nel Piceno. Un appuntamento da non perdere sia per la novità del genere e per la genialità dei musicisti, sia per la fortunata occasione di averlo a San Benedetto come seconda data italiana: la prima sarà a Roma il 4 aprile. (In allegato all’articolo un video dove Diego Amador duetta con Pat Metheny).

Domenica 10 aprile un doppio appuntamento al teatro con una esibizione al sapore di jazz, classica e folklore del pianista ungherese Daniel Szabo. A seguire il trio di Luca Mannutza al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e il batterista Nicola Angelucci. La serie dei cinque concerti in teatro si concluderà venerdì 15 aprile con il quintetto di Stefano Travaglini, noto musicista sambenedettese, con la straordinaria partecipazione di Roland Balogh, strepitosa chitarra jazz vincitrice all’importante concorso internazionale di Montreux nel 2009.

Il festival avrà anche un profilo itinerante presso alcuni locali pubblici della città. Le musiche di Bill Evans saranno la colonna sonora della serata del 3 aprile al ristorante Cibo interpretate dal trio di Giacino Cistola, chitarrista abruzzese dal gusto raffinato.  Il 6 aprile nell’osteria Pao si esibirà il gruppo Nemo Project con musica dalle influenze jazz, pop e funk. Il 13 aprile presso Il flauto magico suoneranno i fratelli Balogh, Roland e Zoltan. Il festival si concluderà il 17 aprile con il Karla Trio presso l’osteria Vicolo Corto.

“Quest’anno –  dichiara il vice presidente dell’associazione Laboratorio delle idee Massimo Pertusi – il nostro festival aderisce a Marche Jazz Network, una rete che coordina e riunisce sotto il segno della musica jazz le manifestazioni nelle cinque province della regione. Questo aiuterà a pubblicizzare la nostra manifestazione su tutto il territorio nazionale.”

Quanto alla qualità del programma e degli artisti di quest’anno parla Stefano Travaglini, direttore artistico della rassegna: “Ho invitato alcuni dei nomi protagonisti della nuova scena del jazz in Italia e nel mondo tentando di compiere quell’opera di sensibilizzazione e di educazione al jazz del pubblico che finora latitava nella nostra città.”

Spiace infine notare come non ci sia il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto per una manifestazione così interessante e di richiamo.

L’abbonamento per i cinque concerti in teatro costa appena 40 euro ed è possibile acquistarlo anche su Internet presso www.bookingshow.com. Le serate nei locali saranno invece ad ingresso libero. Ulteriori informazioni possono essere richieste telefonando al numero +39.3458156341.