Video di Giancarla Perotti

SAN BENEDETTO – Lunedì 8 aprile si è riunita la Commissione consiliare sanità, servizi alla persona, welfare, pari opportunità, politiche giovanili con la presenza del sindacato Cgil di Ascoli Piceno e Cisl Marche. L’assessore Andrea Sanguigni con deleghe alle Politiche Sociali, Refezione e Trasporto Scolastico ha esordito dicendo: “Noi reputiamo questi due servizi un investimento e non un semplice costo. Comunque un costo c’è e nella gestione della “cosa pubblica” è importante il controllo dei costi affinché nella gestione essi siano ottimizzati e produttivi. Il lavoro che è stato fatto nell’ultimo anno, con una accelerazione negli ultimi mesi, è stato quello di sviscerare le criticità e i punti in cui possiamo migliorare”.

L’assessore ha parlato della spesa riguardo il trasporto del precedente a. s. che è stata, a corpo, di 420.000 euro per circa 120 mila km di percorrenza degli 11 bus cittadini e passati a un costo di 5 euro a km, questa volta non a corpo, compresa la spesa dell’assistenza e il costo del servizio, per un totale di 107 mila km. Quindi Sanguigni ha sottolineato che una prima ottimizzazione c’è stata. “Comunque la spesa di quest’anno è lievitata di circa 100 mila euro in quanto si aggira sui 535.000 euro”. Per meglio monitorare il tutto continua Sanguigni “abbiano deciso di effettuare una pre-iscrizione on line che sarà pronta fra circa due settimane così potremo valutare le priorità e inoltre avere una mappatura che servirà per meglio programmare”.

Per quanto riguarda la refezione, lo studio è partito dal regolamento, il capitolato delle derrate e da un giro completo delle mense scolastiche a dire dell’assessore è stato un lavoro enorme portato avanti con il personale di tutti gli uffici. Dal controllo effettuato risulta che il servizio funziona bene ma occorre l’istituzionalizzazione della Commissione mensa che non è ancora stata fatta, quella che esiste è una commissione di genitori nominati dalla scuola che possono controllare, ma secondo l’assessore manca di una formazione per i genitori quindi si ritiene opportuno istituzionalizzare la commissione mensa affinché sia garantita anche la trasparenza del servizio e prevederà anche momenti di formazione per genitori e maestre.

L’obiettivo è quello dell’esternalizzazione totale come molti comuni limitrofi già hanno attualizzato perché il servizio potrebbe costare di meno con un eventuale appalto, magari potrebbe stare anche sotto i 5,20 euro. A causa della scelta del tempo pieno dei genitori e del rientro di alcune classi primarie che devono fare più ore di educazione fisica, i pasti sono aumentati e sono circa 15.000 all’anno. Questo comporta più assunzione del personale e una maggiore difficoltà della sua gestione. Ci siamo resi conto che il servizio di refezione scolastica è un servizio ad alta specializzazione e quindi serve personale specializzato proprio per dare a questo servizio uno scopo educativo. Alla base c’è eliminare lo spreco alimentare riscontrato nei controlli che sono stati già effettuati.

Diverse sono state le domande dei consiglieri dell’opposizione per esempio è stato chiesto un chiarimento in merito alla gestione del personale evidenziando che da quanto è partita esternalizzazione parziale non tutto il personale è stato riconfermato. L’avvocato Canducci è intervenuto dicendo che si aspettava l’esito della sperimentazione annunciata lo scorso anno, la quale con i suoi dati avrebbe permesso la scelta riguardo l’esternalizzazione.

Sempre secondo Canducci sarebbe stato importante conoscere il compenso orario del personale in particolare anche riguardo i giorni delle vacanze natalizie e pasquali retribuito dalla cooperativa e confrontarlo con quello del Comune. “Questi dati avrebbero potuto aiutare a valutare una esternalizzazione e verificare il grado di soddisfazione degli utenti ma anche degli operatori perché lo scorso anno fu detto che dopo l’esito della sperimentazione, l’amministrazione avrebbe fatto una valutazione effettiva sull’opportunità di estendere l’esternalizzazione o meno” ha asserito il consigliere Canducci, il quale ha chiesto anche cosa hanno detto i sindacati su questo argomento e se sono stati sentiti. I rappresentanti dei sindacati presenti Cisl e Cgil hanno evidenziato alcune anomalie del bando e hanno riferito che non sono stati ricevuti dall’amministrazione nonostante la loro richiesta scritta del 25 febbraio 2024. A tal proposito l’avvocato Marchegiani ha consigliato all’assessore di tenere presente le annotazioni fatte dai sindacalisti presenti che giudicano il bando non corretto e di ritirare il bando stesso per autotutela, proprio per l’interesse di tutti bambini e personale. La Marchegiani ha sottolineato che il bando andava fatto dopo aver sentito il sindacato e non prima.