SAN BENDETTO – Paolo Canducci prende posizione nella controversa questione Bolkestein. La direttiva, riguardante la rimessa al bando delle concessioni rilasciate dagli enti locali, è stata presentata dalla Commissione Europea nel 2004 e recepita dal Governo italiano nel 2010. Fra le suddette concessioni, rientrano anche gli stabilimenti balneari. Più volte rinviata, nel 2021 il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittime le proroghe delle concessioni demaniali marittime, in mancanza di una specifica normativa nazionale di recepimento dei contenuti della Direttiva Bolkestein.

Nel 2023 la Corte di giustizia UE ha condannato di nuovo il rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime. Attualmente, con il Governo Meloni non è stata ancora approvata la legge delega del Governo Draghi con proroga fino al 31 dicembre 2023.

Davanti a queste criticità, Paolo Canducci si rivolge al sindaco, come segue, nel virgolettato.

“Si chiede al Sindaco, di conoscere:

(1) Se, dal momento del suo insediamento, questa Amministrazione, in considerazione dell’importanza del settore in oggetto per l’economia cittadina, abbia proceduto a definire le modalità per la messa a gara delle suddette concessioni demaniali marittime, stanti i termini di cui alla suddetta Sentenza del Consiglio di Stato del 2021 e ribaditi dalla L.5 agosto 2022, n.118, con particolare riferimento ai criteri di gara, che devono essere comparativi, non discriminativi, aperti e trasparenti, facendo riferimento alla normativa nazionale in materia di assegnazione di concessioni di beni pubblici e tenendo presente la normativa in materia e gli univoci esiti avutisi ai più alti livelli giurisdizionali;

(2) In ragione di quale interesse l’Amministrazione Comunale ha inteso prorogare ancora di un anno in maniera generalizzata le concessioni demaniali marittime, senza procedere con i bandi di gara da concludere entro l’anno come imposto dalla legge, proroga evidentemente priva di legittimità e giuridicamente inefficace, inefficacia che può essere immediatamente rilevata da chiunque ne abbia interesse davanti ai competenti organi giurisdizionali;

(3) se l’Amministrazione, in relazione alla particolare importanza che il settore turistico balneare riveste per l’economia cittadina, abbia valutato, in termini di danno di carattere economico, erariale e di immagine, gli esiti di eventuali ricorsi in sede amministrativa e penale contro tale delibera di proroga generalizzata delle concessioni, ricorsi il cui favorevole accoglimento appare certo;

(4) se l’Amministrazione abbia considerato i rischi che ne deriverebbero all’approssimarsi della stagione estiva, con l’impossibilità di procedere rapidamente alle gare qualora eventuali sentenze sottraessero le concessioni demaniali a coloro che ne sono stati titolari fino al 31 dicembre 2023;

(5) se l’Amministrazione comunale non intenda rivedere il suo atteggiamento, utilizzando il tempo che rimane per porre rimedio con la massima celerità possibile alle sue inadempienze, promuovendo le gare e prevedendo a salvaguardia della stagione estiva entrante che le nuove assegnazioni con relativi subingressi non avverranno prima dell’autunno;

(6) Se intenda, con tali atti, approfittare dell’occasione per valorizzare l’utilizzo degli arenili cittadini in maniera più rispettosa dell’ambiente, concedendo maggiori diritti ai cittadini per la piena fruizione delle c.d. “spiagge libere” e dando, in definitiva, piena applicazione al “Piano Spiaggia” a suo tempo approvato dalle precedenti Amministrazioni.

Si richiede risposta orale nel question time”.