SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A seguito delle operazioni di sorteggio dell’abbinamento tra operatori assegnatari e spazi, si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 27 luglio la consegna ufficiale delle chiavi degli otto box di viale Pasqualini destinati al rimessaggio delle attrezzature per la piccola pesca.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ovviamente agli operatori del mare assegnatari, il sindaco Antonio Spazzafumo, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Capriotti e l’assessore alla Pesca Laura Camaioni.
Arriva finalmente a conclusione il lungo e complesso iter che ha portato la città a dotarsi, con il contributo dei fondi comunitari FEAMP, di spazi più funzionali a servizio della cosiddetta “piccola pesca”, composta cioè da pescatori che svolgono la loro attività sottocosta e ormeggiano le loro imbarcazioni all’interno della darsena turistica.
Dopo la conclusione dei lavori del 2021, la procedura si è infatti articolata in diversi ma essenziali passaggi che hanno impegnato tutto il 2022 e oltre metà del 2023: dapprima è stato necessario approvare un regolamento in Consiglio comunale, poi determinare il canone di concessione, quindi fornire indirizzi per disporre che uno dei 2 box residui, in parte ricadenti su area del demanio portuale, venisse assegnato a un consorzio di gestione tra imprese della piccola pesca per attività coerenti con la destinazione d’uso dello spazio. Poi è stato pubblicato il bando per l’assegnazione, sono state vagliate le domande, definita la graduatoria degli assegnatari, abbinato a ciascuno di essi uno spazio.
“Portiamo a conclusione un progetto che la città attende da anni – dice il sindaco Spazzafumo -. Si chiude un iter piuttosto tormentato sia in fase di realizzazione delle opere sia nella fase della loro assegnazione. Voglio ringraziare i diversi uffici che hanno lavorato per superare i tanti ostacoli incontrati sul cammino perché sia arrivasse a questa giornata. Lo spazio per la piccola pesca costiera meritava da anni una collocazione più dignitosa e la presenza di uno spazio destinato a servizi di supporto all’attività di cattura vera e propria valorizza questo villaggio come punto di attrazione anche di natura turistica”.
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