Articolo e video di Giancarla Perotti
MONTEPRANDONE – Presso la splendida Villa Nicolai a Monteprandone, Mimmo Minuto, ha presentato ieri, 23 luglio alle ore 21, il magistrato Nicola Gratteri, figura di spicco della magistratura italiana. L’evento ideato dall’Associazione I luoghi della Scrittura, è stato l’incontro conclusivo della XIV Edizione del festival letterario Piceno D’Autore, dove il procuratore di Catanzaro ha condiviso con il grande pubblico i concetti del suo ultimo libro scritto insieme al giornalista Antonio Nicaso “Fuori dai confini. La ‘Ndrangheta nel mondo”.
Ieri sera, oltre 500 persone, attendevano l’arrivo di Nicola Gratteri, magistrato sotto scorta dal 1989, nel giardino della grande Villa Nicolai tra le piante floreali e il soffio leggero e fresco di un’arietta confortevole. Gratteri è spuntato puntuale. A dialogare con lui, sul tema della mafia e in particolare della ‘Ndrangheta nel mondo, è stato il magistrato Ettore Picardi.
Sono stati affrontati dal Gratteri i concetti chiave del suo ultimo libro intitolato “Fuori dai confini. La ‘Ndrangheta nel mondo”. “Abbiamo dedicato questo libro alla ‘Ndrangheta nel mondo perché sul piano investigativo e giudiziario è presente in almeno 50 Paesi nel mondo, quindi sono compresi tutti i continenti” afferma l’autore “La Ndrangheta è determinata e feroce quando serve. Essa, investe da Roma in su, acquista alberghi, ristoranti, pizzerie e latifondi. Questa è la caratteristica degli ‘Ndranghetisti. Però per fare il riciclaggio sofisticato ha bisogno del mondo delle professioni, si rivolge quindi ad avvocati commercialisti, funzionari di banca. Nelle ultime indagini che abbiamo fatto che ha coinvolto e oltre all’Italia, anche l’Austria, la Germania, il Belgio e L’Australia abbiamo costatato come la ‘Ndrangheta ha assoldato degli Acker tedeschi per fare degli investimenti con riciclaggio molto sofisticato, siamo riusciti a dimostrare come è possibile movimentare i soldi, nell’arco di un quarto d’ora o venti minuti, in tre continenti. Quindi non si tratta più di una mafia di pastori o una mafia di sequestro di persona, ma una mafia molto evoluta”.
Gratteri nel primo capitolo del libro ha affermato che in Ucraina ora la mafia non c’è, è fuggita da quando è scoppiata la guerra. “Le mafie sono codarde, vigliacche; normalmente uccidono alle spalle” ha continuato il giudice. Esse torneranno in Ucraina alla fine della guerra per fare i loro guadagni, costruendo sulle rovine e acquistando le armi non utilizzate dagli ucraini. Un altro argomento trattato precisamente nel secondo capitolo riguarda l’assassinio del giudice anti narcos paraguayano Marcelo Pecci, assassinato il 10 maggio 2022 sulla spiaggia dell’isola di Barú, mentre si trovava in viaggio di nozze con la moglie, la cronista investigativa Claudia Aguilera che era incinta. “Lui è morto” continua Gratteri “perché si distingueva rispetto agli altri, lui è morto perché ha osato sfidare giganti ovvero le multinazionali del narcotraffico e le multinazionali del riciclaggio. Per me è importante che questo personaggio venga ricordato”. Nel libro viene affrontato anche il tema della droga, soprattutto quelle sintetiche.
Altro tema a cuore al magistrato Gratteri è il rapporto tra la ‘Ngrangheta e la Massoneria deviata. Il procuratore ha spiegato che sono aumentate le logge massoniche deviate in quanto c’è stata una grande richiesta perché “questo significa avere rapporti diretti con la pubblica amministrazione, con le forze dell’ordine e con qualche magistrato”, quindi la “Santa”, la setta occulta della ‘Ndrangheta, è stata lo spartiacque della vecchia e nuova ‘Ndrangheta.
“Le logge massoniche deviate hanno una potenza al punto che non ci sono indagini di mafia dove non si trovi quelli che si possono definire i “colletti bianchi” che spesso sono soggetti appartenenti alle organizzazioni criminali”.
Alla domanda arrivata dal pubblico su come i cittadini possono sostenerlo nel suo impegno contro la mafia ha risposto “denunciando le ingiustizie, facendo proteste su questioni di soprusi, abusi di potere, prepotenze, prevaricazioni, soprattutto verso le persone che non hanno voce, denunciando presso tutte le autorità competenti fino ad arrivare al questore, al prefetto se necessario. Ma anche informandosi, studiando la storia e i vari fenomeni che la società contemporanea ci offre.
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