SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo un comunicato stampa giunto in redazione stamane, 27 marzo, da parte di Pier Giorgio Camaioni.

Hanno ucciso la Sentina, chi sia stato lo si sa

                    Non è stata né la mala né una calamità

                    Né aveva fatto qualche sgarro a qualche industria del caffè…

 

      Mi fermo, con questa canzoncina dell’Uomo Ragno, che aveva previsto 31 anni fa “come la società consumistica e i poteri economici abbiano ucciso la parte eroica e buona dell’uomo, quella che ci dava ancora speranza”.

     Mi fermo, per parlare di un delitto ancora più grave della recente uccisione della Casa Bassa in città: hanno ucciso l’antica Torre sul Porto della Sentina. L’hanno uccisa procurandole un tumore maligno: quell’oscena enorme moderna protuberanza edilizia alla sua destra. La Torre è ancora in piedi ma è morta, ha gli occhi chiusi – porte e finestre sbarrate o murate – e non respira.

Intorno le si sta preparando la sepoltura: recinti divelti, sabbia mal smossa e sporca, pali, corde dell’impiccato, rifiuti, erbacce, rami spezzati… mentre il buon mare a poca distanza guarda.

    Ma checché ne dicano gli stupidi, non sarà lui a prendersi lo spazio della Torre morta, lui la Torre l’ha sempre rispettata, lui seppur infuriato la accarezzerà e se ne tornerà al suo posto.

     Oggi l’ignaro visitatore che viene alla Sentina per ammirare la nostra antica Torre sul Porto, può guardarla fotografarla disegnarla filmarla solo da Nord, se non vuol inorridire alla vista del grosso tumore di cemento che l’ha sfigurata. Povera Torre! E pensare che si potrebbe ancora resuscitarla, basterebbe una potente ruspa – 2 o 3 giorni di lavoro – per asportare l’orrido manufatto estraneo. Ma non si farà perché – sempre con la benedizione della Soprintendenza Regionale – arriveranno altri succosi finanziamenti per finire il funebre lavoro.

[Come quando il Dottor Octopus ha ucciso l’Uomo Ragno]