SAN BENEDETTO – Questo mio DisAppunto l’ho inserito parzialmente come commento in fondo alla risposta del Sindaco ma lo ripropongo qui perché riguarda anche la conferenza stampa del consigliere comunale Simone De Vecchis.
Non sta a me dire chi ha mentito e chi no, anche se l’autore dell’articolo, Mauro Vannini, qualche conclusione l’ha tratta. Bugie o no, i protagonisti lo sanno meglio di tutti, quindi sorvolo.
Mi ha colpito, però, il particolare che la risposta del Sindaco si sia accentrata esclusivamente sulla vicenda “Ballarin” mentre la ‘lamentela’ di De Vecchis era più generalizzata.
In particolare, un punto della sua conferenza sulla condivisione con la cittadinanza è stato totalmente ignorato. Quello sul coinvolgimento dei cittadini.
Da un po’ di anni nei paesi civili, prima di prendere decisioni importanti su beni pubblici, si cerca di capire qual è la volontà della maggioranza dei cittadini che non può essere sempre delegata alla maggioranza politica in Consiglio Comunale. Ad esempio quello del “Ballarin” è un caso specifico importantissimo che riguarda esattamente il problema in discussione.
Nei paesi civili, da un po’ di anni, si sceglie la strada di far scegliere alla cittadinanza. Negli Stati Uniti addirittura si fa ricorso ai Social, inviando una mail a tutti i cittadini per avere un parere consultivo, dopo di che una commissione esamina il tutto e cerca la soluzione che più si avvicina alla volontà della maggioranza del popolo interessato.

Aggiungo che, tra l’altro, si sta tradendo quanto detto in campagna elettorale proprio sul “Ballarin”: “Decideranno i  cittadini”. Addirittura tutti i candidati, meno Pasqualino Piunti, firmarono un documento che sarebbe stato discusso e valutato da chi verrà eletto sindaco. Tranne Piunti appunto. Quel documento (possiamo riproporlo se volete) non era ed è il Vangelo ma averlo totalmente ignorato dal progetto dell’architetto Canali, mi sembra troppo.

Come a dire che in campagna elettorale si può dire tutto e il contrario di tutto: “Votatemi poi… faccio come mi pare” il succo. Giusto essere decisionisti ma non in casi simili a questo che, come detto sopra, riguarda l’intera comunità sambenedettese, più di tante altre problematiche. In questo modo i cittadini vengono presi in giro. Mi viene da piangere al pensiero che l’allora sindaco in carica, Pasqualino Piunti, non firmando il documento fu il più corretto.

Insomma, caro Antonio Spazzafumo, hai promesso che, se eletto, farai svoltare la città dopo tanti anni bui, vedi di mantenere la promessa. Così non si è decisionisti ma, semplicemente, si ritiene il popolo un corpo estraneo.