SAN BENEDETTO – La situazione economica della società A.S. Sambenedettese del presidente Roberto Renzi si sta facendo ogni giorno più critica. Ora però rischiamo di raggiungere un apice negativo che nessuno si sarebbe mai  immaginato. Perché non è mai successo nella sua lunga storia (per motivi che sto per dirvi) che la Sambenedettese si trovasse nelle condizioni di non poter scendere in campo.

La Società per la Sicurezza potrebbe, infatti, rifiutarsi con i suoi uomini di presentarsi al Riviera delle Palme per la consueta e necessaria assistenza; alcuni creditori, anche quelli tuttora indispensabili (vedasi ad esempio Canali Bus) potrebbero rifiutarsi di fornire il loro servizio se la A. S. Sambenedettese non adempierà ai propri doveri.

Sarebbe una prima volta che renderebbe ancora più vergognoso il comportamento dell’A.S. Sambenedettese verso un territorio, non solo San Benedetto del Tronto, che da 100 anni segue le sorti dei colori rossoblu con tanta passione. Lo ‘sputtanamento’ in campo nazionale sarebbe talmente grande da farci perdere anche quel minimo di credibilità ancora rimasto.

Con un distinguo però: visto però che l’attuale proprietà sta portando in giro il Comune di San Benedetto senza una evidente reazione di chi detiene il potere della città, la soluzione che ho appena prospettato potrebbe essere l’ultima chiave per chiudere una bruttissima e vergognosa porta per aprirne un’altra come la città sportiva meriterebbe ampiamente.

Sarà importante però che i nuovi arrivati, prima di mettere le mani su un nostro bene cittadino (appunto la Samb) diano segnali di correttezza e  certezza delle proprie intenzioni. La prima che mi viene in mente è quella che Costantino Nicoletti (esperto di calcio e. economia), durante una nostra trasmissione (Scienziati nel Pallone) prospettò come garanzia a tutte le città italiane che si sono trovate in situazioni come a noi sono capitate più volte: chi vuole acquistare una società di calcio con un bacino di tifosi rispettabile (la Samb ce l’ha) deve fare una fidejussione bancaria di almeno due milioni di euro come deposito per garantire la fattibilità di un cammino sempre promesso a chiacchiere e mai con i fatti.

Ripeto non li deve tirare fuori i due milioni ma deve tenerli fermi come semplice e pura garanzia. Chi non può o non vuole stesse a casa sua. Amen. “Non sempre il male vien per nuocere” potrebbe essere la sintesi di quanto ho appena scritto.