MONTERUBBIANO – È stato denunciato alla Procura di Fermo un 83enne di Monterubbiano, accusato di aver minacciato un conoscente con un piede di porco al termine di una discussione. All’anziano sono state altresì ritirate in via cautelare le 40 armi che deteneva legalmente in casa.

Segue il comunicato dei Carabinieri fermani:

«Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti – considerando l’attuale fase del procedimento delle indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che i Carabinieri della Stazione di Monterubbiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo un 83enne del posto per minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

I fatti: nei giorni scorsi un 45enne si è presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Monterubbiano, per sporgere querela contro un suo conoscente che a suo dire, la sera precedente, in quella piazza Calzecchi Onesti, al culmine di una discussione scaturita per futili motivi, lo aveva minacciato con un piede di porco. Gli uomini dell’Arma hanno subito avviato accertamenti, dai quali è emerso, peraltro, che l’anziano era titolare di porto d’armi nonché detentore di numerose armi da fuoco, con relativo munizionamento.

In virtù di quanto emerso, i militari non hanno perso tempo e si sono immediatamente presentati a casa dell’83enne, ove hanno rinvenuto e sequestrato il piede di porco usato dallo stesso per minacciare il 45enne. I Carabinieri, inoltre, hanno ritirato in via cautelare le armi legalmente detenute nell’abitazione (ben 40 tra fucili, carabine, pistole e revolver) nonché le munizioni ed il titolo abilitativo, per scongiurare che il detentore potesse abusarne. L’anziano è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per i reati di minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Dei fatti è stata data comunicazione anche alla locale Prefettura, quale autorità competente a valutare l’emissione del provvedimento di divieto di detenzione armi, ai sensi dell’art. 39 del TULPS».