SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 24 giugno, dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto.
Sono da poco passate le 14:30 di venerdì 24 giugno, quando lo skipper di una barca a vela in transito a largo delle coste picene avvista un corpo in galleggiamento.
Sarebbe potuta essere una normale fotografia dell’estate appena iniziata.
Se non fosse che il nuotatore, naufrago, si trovava ad oltre tre chilometri dalla costa.
In ipotermia ed in evidente stato confusionale, probabilmente riconducibile allo shock. Ancora vestito.
Capito la gravità della situazione, lo skipper contatta direttamente la Sala Operativa della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.
Immediata l’assunzione del coordinamento delle attività di soccorso ed il contestuale invio in zona di due mezzi nautici del dispositivo Search and Rescue: la Motovedetta Cp 843 – operativa ogni giorno dell’anno e capace di intervenire con ogni condizione meteomarina – ed il gommone veloce Gc 140.
In meno di 10 minuti, i due mezzi raggiungono la zona di operazioni e traggono in salvo il naufrago: un uomo, italiano, di una trentina d’anni.
Dopo il recupero, alla massima velocità verso il porto dove, ad attendere il malcapitato, una ambulanza del 118 per le assistenze sanitarie del caso.
Ricevute le prime cure in banchina, per il naufrago si è reso necessario il trasferimento in ospedale.
Ancora tutta da chiarire la dinamica dell’evento. Gli inquirenti stanno conducendo le indagini.
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