SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato stampa, giunto in redazione il 20 maggio, dalla Questura di Ascoli Piceno.

Il Questore di Ascoli Piceno ha adottato ai sensi dell’articolo 100 Tulps un provvedimento di sospensione della licenza della durata di 15 giorni nei confronti di un noto locale di San Benedetto del Tronto, a seguito di reiterate violazioni relative alla gestione della medesima attività. In particolare, nel corso dei periodici controlli interforze effettuati dalla Polizia di Stato, dall’ Arma dei Carabinieri dalla Guardia di Finanza e della Polizia locale, finalizzati anche al controllo della “movida” della località rivierasca, è stato accertato che all’interno dell’esercizio in esame veniva effettuata la somministrazione di bevande alcoliche a minori, organizzato un intrattenimento danzante con cena/spettacolo senza la prevista licenza, nonché in un’occasione si verificava una violenta lite con aggressione da parte di tre cittadini stranieri nei confronti degli addetti alla sicurezza del medesimo chalet-ristorante. 

Nelle fasi della fuga i tre contendenti hanno inoltre colpito con un pugno un ignaro passante che, nella circostanza, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni per poi sfrecciare ad altissima velocità lungo la Statale 16 prima di essere intercettati e fermati da personale della Volante di San Benedetto del Tronto.

Nei confronti dei tre extracomunitari sono state adottate dal Questore le misure di prevenzione del caso unitamente al provvedimento del “Daspo Urbano”, della durata di anni due. Come noto l’articolo 13 bis della legge 18 dicembre 2020, di conversione del decreto legge 20 febbraio 2017 numero 14, ha previsto che nei confronti delle persone denunciate negli ultimi tre anni per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi, o per delitti non colposi contro la persona od il patrimonio ovvero aggravati ai sensi dell’articolo 604 – ter del codice penale, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, il Questore può disporre il divieto di accesso a pubblici esercizi o locali di pubblico spettacolo specificatamente individuati in ragione dei luoghi in cui sono stati i predetti reati ovvero delle persone con le quali l’interessato si associa. I provvedimenti in narrativa sono stati già notificati agli interessati.