SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Per la nostra rubrica dedicata alla Sambenedettese Calcio e agli appassionati di sport, abbiamo intervistato il telecronista sambenedettese di Sky Maurizio Compagnoni.

Come nasce la passione per la telecronaca? 

“La passione nasce sin da bambino, i ragazzi di oggi iniziano con la PlayStation mentre io lo facevo con le figurine e facevo il commento”.

Sappiamo che è importante a livello comunicativo saper raccontare e come sta andando una partita, anche sotto il punto di vista emotivo. Come prepari una partita e quanto tempo ci impieghi? Ci sono tante curiosità da conoscere di una gara che sia una partita di Champions League, Serie A e Serie B. Le prepari allo stesso modo?

“Dipende da partita a partita e soprattutto da squadra a squadra, di recente ho commentato Villarreal-Bayern Monaco che erano squadre che già conoscevo mentre giovedì ho commentato Roma-Bodo Glimt e qui c’è stato un po’ da lavorare. Con internet e le parole chiave si trovano tante informazioni, se torniamo a venti anni fa forse per preparare il Bodo Glimt ci sarebbero voluti un po’ di giorni invece ora in tre ore si riesce a fare tutto”.

Se non ricordo male la scorsa estate hai commentato l’amichevole Roma-Samb, che effetto ti ha fatto da sambenedettese poter raccontare quella partita?

“È stato un divertimento, nonostante fosse un allenamento i rossoblu fecero una buona prova. È chiaro che la Samb uscì sconfitta e non c’erano dubbi ma fece una prestazione più che dignitosa tant’è che ci si aspettava che il campionato fosse diverso tralasciando tutte le vicissitudini e le cose che sono successe dopo, che sapete meglio di me”.

All’inizio del ventunesimo secolo la telecronaca sportiva si è evoluta, per esempio con Fabio Caressa sono state introdotte le intro e un discorso finale come è successo all’Europeo di questa estate. Secondo te può ancora evolversi in futuro?

“Che ci sia stato un cambiamento è sotto gli occhi di tutti perché è cambiato tutto il mondo della comunicazione, il modo di scrivere gli articoli e di condurre un telegiornale. Basta mettere a confronto un telegiornale della Rai di quarant’anni fa con uno recente oppure fare un confronto con la Gazzetta dello Sport o Corriere della Sera dei tempi, è cambiato tutto anche nella telecronaca. Un’ulteriore evoluzione la stiamo cercando ma francamente c’è stato uno sviluppo negli ultimi anni che fatico a immaginarne una. Stiamo studiando e lavorando per cercare di ridurre l’utilizzo delle parole, ipotesi di Aldo Grasso critico televisivo del Corriere della Sera, nel momento in cui accade poco o nulla. Non sarebbe uno stravolgimento ma potrebbe essere un’idea”.

Ti senti un telecronista completo? Ruberesti qualche pregio a qualche altro tuo collega?

“Ci sono tanti colleghi che stimo, non tutti, però non mi viene in mente nulla”.

Ricordo che commentasti Napoli-Frosinone 4-0 dove Higuain fece il record di gol (36) in una stagione di Serie A, c’è una telecronaca che ricordi con particolare piacere dove anche le emozioni sono prevalse?

“Non è solo una partita, ce ne sono tante. Ho commentato tante partite di Champions League dove c’è un’adrenalina particolare, il ritmo è altissimo e l’atmosfera è bellissima perciò potrei dirti le due semifinali del Milan contro il Manchester United nel 2007, Inter-Barcellona del 2010, tre anni fa quando il Tottenham rimontò tre gol all’Ajax. Anche di recente Inter-Liverpool, Villareal-Bayern Monaco e Benfica-Ajax, sono state partite bellissime. Quando iniziano ad esserci le fasi ad eliminazioni diretta le partite sono speciali. Il record di Higuain fu un’emozione particolare, ricordo anche tre anni fa l’ultima giornata tra Inter ed Empoli fu traumatica”.

Commentare una partita dallo stadio e dal tubo, fa una differenza enorme. Mi viene in mente ad Anfield o San Siro (e altri stadi) che si riescono a captare tutte le emozioni che si creano con l’ambiente.

“Molti mi chiedono – ma se sei allo stadio e sei più lontano rispetto a quello che vedresti in televisione, perché andarci? – Essere legati alle immagini della televisione, se il regista non le allarga, potresti perdere qualcosa. Il coinvolgimento che c’è allo stadio non è minimamente paragonabile a quando commenti da studio”.

Se un ragazzo dovesse chiederti, “come posso diventare un telecronista ai tuoi livelli”?, cosa gli risponderesti e gli consiglieresti?

“C’è da esercitarsi tantissimo e possibilmente di riascoltarsi cercando di essere severo con se stesso, di non accontentarsi mai e di non essere soddisfatto al cento per cento in modo tale da cercare un continuo miglioramento. Un cosa importante è quella di scendere in campo il prima possibile partendo anche dalle serie minori, io ai tempi della tv locale ho anche commentato partite del calcio dilettantistico, la Serie C di pallamano, ho commentato di tutto e sono esperienze che aiutano a crescere”.

Mi sembra di averti visto delle volte al “Riviera delle Palme”, stai seguendo la Sambenedettese in questo periodo?

“Sono venuto a vedere la partita solo una volta e lo stadio non l’ho frequentato più di tanto quest’anno però ho seguito alcuni vostri resoconti per farmi un’idea. Non conosco bene la categoria e avendo visto una sola partita è difficile dare un giudizio. L’idea che mi sono fatto è che all’inizio sono stati fatti molti errori perché la squadra è stata costruita a campionato iniziato ed era inevitabile una falsa partenza. Però devo dire che con la nuova gestione le cose sono migliorate tantissimo, se la squadra di adesso partisse dall’inizio probabilmente lotterebbe con la Recanatese per il primo posto”.

Nella scorsa stagione è successo tutto in poco tempo con la cessione della società da parte di Fedeli verso Serafino, da settembre a novembre sembrava andasse tutto bene poi dai primi mesi del 2021 è uscita la questione stipendi e i vari debiti. Cosa ne pensi a riguardo?

“Ho sempre ringraziato Fedeli per quello che ha fatto alla Samb, pur con le sue intemperanze verbali, credo che il suo ruolo da presidente è stato svolto bene. È chiaro che lui ha sempre detto che avrebbe lasciato la società in buone mani ma poi, commettendo un errore probabilmente in buona fede, l’ha lasciata in pessime mani. Sono sicuro che Fedeli non potesse immaginare che Serafino fosse il personaggio che poi si è rivelato, conoscendo la sua storia, era un po’ difficile immaginare che potesse essere quella persona che cacciava milioni su milioni. Stavo parlando con un collega della Gazzetta dello Sport che voleva fare un’articolo e gli dissi che se voleva indagare c’erano dei personaggi incredibili dal cantante italo-argentino al misterioso coreano, era una situazione surreale in quel periodo”.

La Samb lo scorso anno aveva una rosa competitiva, secondo te se non fosse accaduto tutto ciò, si poteva arrivare alla Serie B?

“La rosa non era costruita benissimo, in certi ruoli c’era abbondanza, era una squadra difficile da mettere in campo ma che aveva delle individualità importanti, basta guardare quest’anno Lescano che sta facendo bene all’Entella e anche Botta al Bari. C’erano giocatori forti, arrivare alla promozione diretta ti dico di no ma ai play-off se la poteva giocare”.

Il Girone B di Serie C negli ultimi anni è stato equilibrato e anche quest’anno non è da meno.

“Sì, soprattutto in questo periodo è il girone più duro, basta guardare le due corazzate Reggiana e Modena, altre due semi-corazzate come Entella e Pescara, il Cesena e altre squadre forti, il livello è altissimo.”

Non so se hai seguito le ultime vicende, ma la Samb di Renzi avrà una sentenza al Tar il 17 maggio dopo quella già vinta dove dovrà essere risarcita economicamente dopo l’esclusione dal campionato di Serie C. Sappiamo anche della questione del Catania che è stato ammesso al campionato nonostante i 54 milioni di euro di debiti e in città si parla di un probabile ripescaggio, che ne pensi a riguardo?

“Io credo che se questa sentenza dovesse davvero essere favorevole a Renzi, possa essere davvero importante e ancora più in caso di una partecipazione ai play-off. Secondo me questa sentenza è fondamentale e, come ricordavi anche tu, sono state iscritte squadre, su tutte il Catania, con un passivo enorme ed è stata esclusa una società pulita per una compensazione non corretta di trecentomila euro. Se dovesse arrivare un esito positivo io credo che sarebbero molti i presupposti per un ripescaggio, fare i play-off aiuterebbe”.