
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il 10 gennaio, dall’associazione studentesca “Robin Hood-Rete degli Studenti Medi”.
La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo periodo è assai critica e sta mettendo a dura prova tutti, in particolare noi studenti che troppo spesso siamo stati lasciati da parte e messi in secondo piano. Dal governo all’amministrazione regionale il problema della scuola non ha ricevuto l’attenzione che meritava e che merita, mettendo a rischio la sicurezza degli studenti.
Nelle Marche questa negligenza ha fatto sì che neanche questa volta venisse garantito un rientro a scuola in sicurezza: mezzi di trasporto inefficienti, aule sovraffollate e mancanza di areazione sono solo alcuni dei problemi che denunciamo da tempo e a cui le nuove linee guida non hanno posto soluzione.
Pur avendo posticipato il rientro a scuola al 10 gennaio nelle Marche, la situazione è rimasta la stessa, con una decisione che non è stata accompagnata a nessun piano di ripartenza in sicurezza adeguato. Gli studenti delle superiori sono stati esclusi infatti dall’iniziativa di screening che la regione ha previsto invece per i ragazzi delle scuole elementari e medie, cosa che, considerando l’attuale andamento dei contagi nella nostra fascia di età, rappresenta un rischio enorme per i ragazzi e per le loro famiglie. Come sindacato studentesco sottolineiamo inoltre che, in questo periodo, la prenotazione e l’effettuazione di un tampone molecolare, quello che più di tutti garantisce un esito affidabile, è pressoché impossibile: dai tempi di attesa lunghissimi all’elevato costo dei tamponi in strutture private, questi risultano molto spesso inaccessibili.
Questo non permette agli studenti di avere certezze sulla propria situazione e su quella altrui e il rientro in classe diventa, di conseguenza, rischioso. Inoltre, l’utilizzo delle mascherine ffp2, richiesto sui mezzi pubblici e negli istituti con più di un caso di positività nelle classi, costituisce una spesa non indifferente per le famiglie, in particolare per quelle con più studenti a carico. Nonostante i fondi stanziati dal governo, ancora la scuola non fornisce gratuitamente le mascherine che però richiede ai ragazzi.
Proprio per questi motivi numerosi studenti hanno partecipato allo sciopero indetto per la giornata di oggi dai rappresentanti di molte scuole superiori del territorio, che insieme hanno scritto un comunicato stampa per denunciare la situazione dopo aver cercato invano di comunicare con la provincia, la cui unica risposta è stata predisporre uno screening per gli studenti delle superiori che avverrà solo al termine della prima settimana in presenza, una soluzione insufficiente e dell’ultimo minuto che non potrà certo sopperire all’organizzazione che non c’è stata nelle ultime due settimane di vacanze. Confidiamo che grazie allo sciopero la situazione cambi definitivamente e che si risolva nella presa di coscienza degli organi competenti che finora non c’è stata.
Come Robin Hood- Rete degli Studenti Medi sosteniamo gli studenti in questo sciopero perché non siamo più disposti ad accettare questa situazione: pretendiamo maggiore considerazione e chiediamo che le nostre voci siano ascoltate, vogliamo un rientro a scuola che ci garantisca sicurezza.
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Se ancora fossi uno studente – seppure, in realtà, se lo vogliamo possiamo, dovremmo continuare ad esserlo per tutto il “corso” della vita – chiederei un rientro a scuola che garantisca o torni a garantire la necessaria “libertà di pensiero”, perché ben altri sono i virus che si stanno incuneando lungo i corridoi, le aule, i laboratori, le palestre, gli uffici di questa Scuola italiana, seppure il Premier, affermi, come se fosse una sorprendente scoperta, che “La scuola fondamentale per la democrazia, va protetta”. Eureka !! E se, cambiando l’ordine, fosse … la democrazia ad essere oltremodo fondamentale per la… Leggi il resto »
La nostra amata, seppure un pò stropicciata, Costituzione, offre a tutti noi un grande, prezioso spunto di riflessione, in merito alla Libertà, senza condizioni alcune, attraverso e per mezzo dell’Articolo 33, del quale mi limito, non per brevità ma per esaltarne l’essenza, a riportare il solo primo paragrafo:
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…“
Questa associazione, che è la nostra stessa Carta Costituzionale a “unire in matrimonio”, tra Arte e Scienza mi… scalda l’animo.