SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cinque sedie, ma solo quattro candidati ad occuparle. Il posto vuoto, in occasione dell’incontro col comitato promotore del progetto “Ballarin-la porta della città un parco inclusivo sul mare”, è quello dell’unico oppositore: Pasqualino Piunti.

Eppure sarebbe stato utile, nonché doveroso, dare spiegazioni ai cittadini e a Fabrizio Marcozzi deluso dall’attuale giunta ed illuso da Piunti stesso che, dai banchi dell’opposizione e per i primi due anni di mandato, sosteneva a spada tratta il progetto, salvo poi non mantenere le promesse fatte. Ieri sera, 13 settembre, nell’agenda del sindaco era in programma un inderogabile incontro col deputato di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida, motivo per cui non è potuto essere presente al circolo “Mare Bunazz”.

Un’occasione persa per confrontarsi su un tema caro per San Benedetto e per Grottammare, che hanno invece colto gli altri quattro candidati, sottoscrivendo la lettera d’impegno del comitato, che prevede pochi ma chiari punti tra cui: riassetto dell’intera facciata litoranea (compresa la Sentina), miglioramento del sistema di mobilità ciclo-pedonale e veicolare (con la viabilità spostata verso ovest) e la configurazione di un parco verde, inclusivo ed integrato col braccio Nord del Porto.

Promesse che, qualora uno dei candidati presenti ieri sera sarà eletto sindaco, dovranno essere mantenute per il bene dei cittadini, affinchè non si rivelino come in passato pura propaganda elettorale.

Di seguito un riassunto con la cronaca del confronto.

Il programma ha trovato l’unanime approvazione dei quattro candidati, che hanno condiviso in maniera compatta parecchi aspetti: “Sono innamorato di questo progetto, abbiamo chiesto di approfondirlo” – esordisce Antonio Spazzafumo. “Idea rivoluzionaria – prosegue Aurora Bottiglieri – il Ballarin non può restare nell’attuale stato di isola spartitraffico”. “Noi del Movimento 5 Stelle e Cambia San Benedetto puntiamo a recuperare spazi e a ridurre il consumo di suolo” – aggiunge Serafino Angelini. “Sposiamo in pieno le priorità del comitato che rappresentano una svolta economica, culturale e sociale per la città” – chiosa Paolo Canducci.

Si è poi passati al discorso tempistiche. Determinata la Bottiglieri: “Ci siederemo ad un tavolo non appena insediati”. Schematico Angelini: “Abbiamo già un cronoprogramma che prevede una sensibile diminuzione dei veicoli in città”. Secondo Canducci verrà realizzato nel medio periodo tramite “un percorso partecipato biennale con un bando europeo”. Realista Spazzafumo: “La pubblica amministrazione ha tempistiche molto lente, puntiamo a raccogliere i frutti nel triennio”.

Ognuno dei candidati ha poi illustrato cosa aggiungerebbe al progetto di Fabrizio Marcozzi per integrare la sua proposta. Canducci includerebbe spazi a terra ed in acqua “permettendo al nostro porto di fare lavori che attualmente a causa dell’insabbiamento non può fare”. Spazzafumo continua: “Porterei tecnologia ed innovazione, ricordando attraverso la realtà aumentata la gloriosa Samb”. Aurora Bottiglieri trova invece già completo il progetto del comitato: “Penso ai ragazzini che non possono giocare più in strada, approvo le linee guida di un parco inclusivo aperto a tutte le ore”. Infine Angelini: “A nostro avviso la struttura andrebbe liberata dal calcestruzzo e lasciata libera. Bisogna lavorare per la cassa di colmata e per l’eventuale terzo braccio”.

In chiusura, l’intervento di Maurizio Di Giacinto, presidente del comitato San Filippo Neri, il quartiere che sta vivendo più da vicino l’intera vicenda, il quale ha rivolto ai candidati una domanda ben specifica: “Siamo la facciata Nord della città e ad oggi siamo una pessima cartolina. Fino a che punto ritenete importante ridare slancio ad un’area centrale ma che oggi viene trattata come la peggiore delle periferie”?

Gli risponde per prima Aurora Bottiglieri che lancia una frecciatina all’attuale amministrazione: “Fino ad ora si è pensato solo al lungomare e i risultati si sono visti. Noi crediamo nel futuro e vogliamo offrire spazi aperti per giovani ed anziani”. “I problemi di San Filippo Neri rispecchiano quelli dell’intera città – afferma Angelini – occorre pianificare gli interventi con credibilità”. “Per noi è un intervento prioritario ed una grande occasione per San Benedetto e Grottammare” – dichiara Canducci. Spazzafumo conclude: “Ragioniamo per obiettivi tramite un business plan, non abbiamo altri pensieri al di fuori del bene per la città”.