IL MONDO CAMBIERÀ? Ormai è chiaro che i politici, appena svegli, ogni mattina pensano a come introdursi nella materia coronavirus per trovarne in futuro tornaconto elettorale. L’opposizione più della maggioranza in campo nazionale. Molti giornali contribuiscono in modo fondamentale. Se continua così, la grande tragedia che ha colpito il mondo intero non sarà servita a niente. Non porterà nulla di buono per l’immediato post-virus.

Nonostante i tanti morti, nonostante le grandi sofferenze di chi deve ricorrere alle terapie intensive, nonostante la paura, nonostante la sempre maggiore limitazione di libertà fino ad oggi date per scontate, i rappresentanti della politica italiana non fanno passi indietro o mea culpa che, mai come in questi momenti, sarebbero opportuni oltre che necessari e utili.

Anzi si continua a sfruttare una tragedia a scopo propagandistico per paura di perdere consensi quando si dovrà tornare alle urne. Urne che per molti politicanti italiani sono l’unica cosa sacra.

Questo, invece, dovrebbe essere il tempo del silenzio, della riflessione, del pentimento, della collaborazione, della redenzione anche nel significato laico e non strettamente legata al cristianesimo.

Atteggiamenti sbagliati che, sia ben chiaro, non riguardano solo il mondo della politica ma la natura umana. Specialmente in Italia, ad esempio, è ritenuta migliore la furbizia rispetto alla bravura.  Tutto è finalizzato al denaro, ancor più che al successo, sempre un idolo ma molto meno decisivo nel rispetto della vita altrui.

In un commento la settimana scorsa un nostro lettore scriveva: “Mi spiace dirlo ma gli egoismi e la corsa ai soldi “COSTI QUEL CHE COSTI”, hanno fatto questo a noi e ai figli…
Lette queste parole il mio primo pensiero è stato: “Ha ragione il lettore, ce lo siamo meritati questo tragico momento storico?”  Io credo di sì. Perché non lo sa nessuno.

 “Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga”. Un detto che non riguarda soltanto chi crede in Dio, i cristiani in particolare. Lo dicono i fatti, basta un minimo di riflessione, una introspezione (un atto della coscienza che consiste nell’osservazione diretta ed analisi della propria interiorità rappresentata da pensieri, sentimenti, desideri  …) per vederli.

Oggi ce lo sta ricordando un virus, domani chissà cosa.

Tutto ciò mi porta a dire che l’attuale pandemia non sarà servita a nulla se il mondo non ne terrà conto e continuerà a girare come prima. La pandemia sarà invece servita, se ci sarà un cambiamento in positivo e in particolare, secondo me, se non saranno più i soldi ad essere al primo posto (magari al secondo) del vivere comune.

 “O Dio o mammona” dice il vangelo, il mondo intero ha da tempo scelto la seconda… opzione.

Una scelta, se non assisteremo ad un cambiamento del nostro modo di pensare, che rischia anche di smentire proverbi tipo “Non tutto il male vien per nuocere”. E si sa che i proverbi sono frutto di saggezza pura.