SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comitato “Salviamo il Ballarin” torna sulla questione dell’ex stadio della Samb rispondendo ad una intervista pubblicata lo scorso 17 gennaio dal Corriere Adriatico, al vicesindaco Andrea Assenti in quale ha dichiarato che qualsiasi progetto “deve passare per un bando, non per una petizione” affermando che il progetto portato avanti dal presidente Fabrizio Marcozzicosta 2,2 milioni di euro, noi per recuperare 600 mila euro abbiamo impiegato quasi due anni” e, infine: “Ci stiamo occupando dello spostamento della cabina Enel e del recupero del muro Ovest, poi verrà abbattuta tutta la tribuna Est e si andrà a realizzare il campo in erba. La nostra proposta c’è ed è chiara e corrisponde anche alle risorse in nostro possesso”.

“In sintesi, anche la giunta Piunti sta realizzando esattamente quello che avevamo contestato insieme a loro all‘Amministrazione Gaspari: demolire senza un progetto di riqualificazione condiviso e partecipato con i cittadini e lasciare ai posteri un fantastico e meraviglioso vuoto urbano” ironizza il Comitato in una nota che continua come segue:

Ci teniamo a ricordare al Vicesindaco che siamo un gruppo di cittadini che da diversi anni ha deciso semplicemente di dare un contributo di idee per la salvaguardia di un bene comune cdi coinvolgere un team di tecnici che svolgono quotidianamente la professione. Risulta, inoltre, importante ricordare all’attuale maggioranza (che forse soffre di amnesia selettiva) che, quando si trovava all‘opposizione del sindaco Gaspari, ha sostenuto tutte le nostre iniziative ed in particolare: 

– la nostra raccolta firme del 2013

– la votazione della nostra mozione (numero 89 del 30 ottobre 2013) che impegnava la Giunta Comunale ad istituire un ampio Comitato di Coordinamento di soggetti rappresentativi del territorio (compreso il nostro) che avrebbe dovuto supportare il percorso di riqualificazione, dalla progettazione partecipata alla realizzazione delle nuove strutture. 

– Durante la campagna elettorale, il Sindaco Pasqualino Piunti ci ha invitati ai suoi incontri pre-elettorali riconfermando il suo sostegno alle nostre idee.

Appena insediato, ha favorito la nostra idea progettuale attraverso una decina di incontri con i quali ci autorizzava ad una collaborazione con gli uffici tecnici del comune (urbanistica e lavori pubblici). 

– Ci hanno, inoltre, richiesto di esaminare i costi di realizzazione del nostro progetto suddividendo gli interventi in più stralci funzionali per poter ovviare ai problemi di reperibilità di tutti fondi necessari alla realizzazione: il primo sarebbe stato cucito in base al Contributo Straordinario del cambio di destinazione dell‘immobile ex Santarelli

– A fine luglio del 2018, dopo il lungo percorso condiviso e partecipato, proprio sotto espressa richiesta del vicesindaco Assenti e dell’assessore allo sport Tassotti, abbiamo protocollato e consegnato al Sindaco e alla sua Giunta il progetto ”Ballarin/ la Porta della Città”. 

– Tale progetto, in data 8 agosto 2018, è stato analizzato ed argomentato in un ultimo incontro in presenza di Sindaco, Vicesindaco, diversi Assessori e i dirigenti dell‘Urbanistica e dei Lavori Pubblici. Durante tale incontro, abbiamo esposto la nostra proposta per la programmazione di interventi relativi al primo stralcio funzionale (per un totale di € 1.067.182), da dividere a sua volta in due fasi d‘intervento: 

la prima per un costo complessivo pari a € 446.647 prevedeva la demolizione totale delle strutture (fatta eccezione della pensilina che avremmo conservato insieme a una residua parte del muro Ovest realmente risalente al Legio Littorio, come testimonianza storica del nostro amato Ballarin) con il recupero in sito delle macerie (per la realizzazione del fondo stradale drenante sia di sedi carrabili che ciclabili che pedonali ed il riempimento delle colline verdi per un miglior deflusso delle acque meteoriche) sia per un abbattimento dei costi per lo smaltimento e per la ricostruzione-riqualificazione che per un approccio sostenibile e green del progetto; 

la seconda per un costo complessivo pari a € 620.535 prevedeva la realizzazione definitiva del nuovo assetto viario e delle nuove aree verdi della tribuna sud, le opere necessarie per rendere già disponibile il campo da gioco. In tale occasione il Sindaco ha chiesto il parere dei tecnici comunali presenti all’incontro, i quali hanno espresso parere favorevole alla nostra ipotesi progettuale commentando che era l’ipotesi progettuale più facilmente realizzabile ed ecosostenibile per la riqualificazione dell’area a beneficio della cittadinanza. Per noi dopo il lungo percorso e il consistente lavoro svolto era importante, ovviamente, avere una risposta ufficiale ed una presa di posizione da parte del Sindaco: con nostro grande rammarico, non solo tale risposta non è mai arrivata ma vi sono stati anche tentativi di delegittimare il Comitato e soprattutto il presidente Fabrizio Marcozzi. Nonostante tutto, anche di recente, abbiamo cercato di riaprire un dialogo chiedendo un incontro direttamente al vicesindaco Andrea Assenti, che si era offerto pubblicamente nell’incontro del 10 maggio 2019 presso il cineteatro San Filippo, senza ottenere alcun risultato solo un silenzio assordante”.

Ormai ci sembra chiaro che ci hanno letteralmente sbattuto la porta in faccia

Stiamo, invece, assistendo ad una serie di interventi sul Ballarin che sono a dir poco discutibili. Ad esempio, come da notizie giornalistiche: 

– La realizzazione del nuovo asfalto per un parcheggio provvisorio (non collegato ad un progetto definito) per un costo di circa 40 mila euro

– L’approvazione di un progetto dell’importo di 200 mila euro per il restauro di due tratti di muro realmente risalenti all’epoca littoria (il resto è tutto un “rappezzo” successivo agli anni’60-‘70 che, se fosse stata mantenuta la pensilina (come da nostro progetto), avrebbe valorizzato il muro stesso lasciando inoltre una vera ed ulteriore testimonianza storica del vecchio stadio ed inoltre dall’analisi dei nostri tecnici, abituati a lavorare con il recupero di beni tutelati, avrebbe avuto un costo di circa 22 mila euro e non esorbitante ed incomprensibile come 200 mila euro; 

– Per raddoppiare la viabilità di via Marchegiani, sul lato Est, dovranno spostare la cabina Enel di trasformazione al costo di 40 mila euro circa: la nostra proposta, caratterizzata dallo spostamento della viabilità veicolare sul lato Ovest, manterrebbe tale cabina Enel esattamente dove si trova. 

Ricordiamo nuovamente che il primo stralcio funzionale (finanziato, condiviso con gli uffici tecnici, interamente o per lo più con il Contributo Straordinario) avrebbe riconsegnato alla comunità una viabilità più lineare ed un‘area già utilizzabile svincolata e decongestionata dalla stessa. Una volta terminata la prima fase di intervento, si potrebbe organizzare un concorso di idee dove tutti potranno partecipare e, una volta scelto ed approvato il progetto definitivo, trovare le risorse necessarie per procedere con i lavori di completamento dell‘intera opera, ad esempio attraverso la partecipazione a bandi della Comunità Europea, Regionali del Coni (facciamo notare che negli ultimi 3 anni alcuni di questi bandi sono usciti ma nulla è stato fatto dalla nostra amministrazione per intercettarli, come invece è avvenuto dall’amministrazione di Ascoli Piceno con esito positivo). 

Vorremmo inoltre portare all’attenzione che negli ultimi mesi fonti giornalistiche hanno pubblicato (notizie mai smentite dall‘amministrazione) che una parte della somma ricavata dalla vendita dell‘ex scuola Curzi (circa 500 mila euro) e una parte del contributo straordinario dell‘ex Remer (circa un un milione di euro) sarebbero stati destinati alla riqualificazione del Ballarin: somme importanti, decisamente eccessive per il semplice vuoto urbano che hanno intenzione di realizzare. Quindi cosa fa comodo? Giustificare alcune situazioni? Le risorse, in realtà se c’è la volontà di farlo, si trovano e ci sarebbero! 

COSA DOVREMMO FARE? ASSISTERE SILENZIOSAMENTE A TUTTO QUESTO? 

Abbiamo il diritto di raccogliere le firme a sostegno della nostra ipotesi, ma non per forzare la mano come sostiene Assenti, ma al contrario per dare voce ad una maggioranza silenziosa che esiste ma non urla né sbraita.

Nei prossimi giorni verrà consegnato al protocollo, all‘amministrazione ed all‘intero Consiglio Comunale un aggiornamento della nostra proposta progettuale. A metà febbraio, attraverso un‘assemblea pubblica, presenteremo un video render e nell‘occasione verrà avviata la raccolta firme. Coerentemente con il nostro modo di agire, ampiamente dimostrato, siamo sempre disponibili a riaprire un dialogo con l‘amministrazione: il nostro unico interlocutore.