SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era già accaduto un anno fa: quando l’allora mister Roselli iniziò ad impiegarlo con continuità, la Samb ottenne una serie consecutiva di risultati positivi che la portarono in zona play off. Ma con il 2019, complice anche qualche infortunio, Roselli relegò di fatto Rocchi in panchina, tranne poche comparse da titolare e la Samb si inabissò nuovamente. Con il ritorno di Magi, ecco il gioco brillante e i gol tanto attesi ma poi, nella gara di Bolzano, prima sfida play off, il centrocampista Ludovico Rocchi non mise piede al Druso (ufficialmente a causa di problemi fisici) e la Samb perse e fu eliminata.

Insomma, le avvisaglie di “Rocchi il Talismano” c’erano già e belle evidenti, ma quello che è accaduto nel girone di andata della Samb va oltre semplici deduzioni di causa-effetto. Sette sconfitte, tutte coincise con l’assenza del piccolo centrocampista laziale dalla formazione titolare. Sempre per infortunio perché dopo la prima sconfitta a Pesaro, con Rocchi appunto assente, Montero l’ha inserito negli undici ad ogni occasione possibile.

Ma tra qualche infortunio muscolare (l’ultimo, ad Imola) e addirittura uno sfortunatissimo infortunio ad un gomito, le 7 sconfitte sono coincise con la sua assenza dal campo di gioco. Montero ne è consapevole e già a novembre rispose alla stampa: “Rocchi ce lo coccoliamo, lo massaggiamo pure quando dorme“.

Al di là delle caratteristiche tecniche del calciatore, che è un incontrista di centrocampo molto rapido capace di proiettarsi velocemente sul portatore di palla avversario e infastidire da subito l’azione altrui, oltre che dotato di buona tecnica e inserimento offensivo, i problemi legati alla sua assenza evidenziano il vero lato debole della Samb di inizio stagione.

L’assenza, cioè, di alternative per il centrocampo, dove il buon Angiulli tira letteralmente la carretta da settembre mentre Gelonese ha caratteristiche molto più difensive. Ma soprattutto il fatto che esclusi Angiulli e Gelonese e appunto Rocchi, Montero non ha mai rischiato nessun altro calciatore in quella zona: a sprazzi e non molto apprezzato Piredda, che pure è più offensivo e fu voluto proprio da Montero la scorsa estate; mai impiegato il giovane Garofalo; rimediati in posizione di interni talvolta Trillò e Brunetti.

Così l’assenza di Rocchi, terzo centrocampista seriamente preso in considerazione, determina un vero e proprio blocco tattico della Samb durante la partita, fatto ancora più grave se si pensa che in Serie C, con cinque sostituzioni, oltre alle forze fresche da immettere a partita in corso anche gli assetti tattici variabili costituiscono un punto di forza delle formazioni ambiziose.

Montero ha ovviato alla penuria di centrocampisti inventandosi Frediani in questo ruolo (sottraendolo però a quello suo naturale di esterno). Cosicché, quando Rocchi ha giocato, è stato più semplice, inserendo Gelonese, anche modificare gli equilibri tattici rossoblu, tornando magari ad un 4-3-3 classico rispetto al 4-2-1-3 (o 4-2-3-1) che si disegna solitamente con la presenza di Frediani.

L’assenza di Rocchi non solo ha impedito questa modifica, ma ha anche ingessato tutto l’attacco, perché ha imposto fin dal primo minuto la contemporanea presenza di 4 giocatori offensivi sui 5 disponibili (certo, c’è anche Panaioli ma, come i suddetti, il suo impiego è stato molto saltuario), con un solo cambio potenziale possibile.

Dunque l’assenza di Rocchi ha impedito, a partita in corso, magari di costruire un assetto meno squilibrato dal punto di vista offensivo (a Carpi, ultima sconfitta del campionato, sarebbe servito nel secondo tempo un classico trio di centrocampisti), e, per contro, limitare gli ingressi offensivi quando e n’è stata necessità (potendo inserire un solo giocatore offensivo e, per di più, soltanto togliendone un altro, perché non si è mai passati alla difesa a 3 e l’unica alternativa era il pericoloso 4-1-4-1 con Volpicelli affianco ad Angiulli visto con l’Arzignano).

Proprio per questo il direttore sportivo Fusco è sulle tracce di un centrocampista, che potrebbe cambiare e di molto gli equilibri all’interno della Samb. Se ne arrivassero due il cerchio sarebbe completo. Ricordiamo che oltre al “caso” Zaffagnini (difensore centrale che non ha giocato neanche un minuto), vi sono diversi calciatori della Samb, in panchina, che, come ricordato, potrebbero essere ceduti anche temporaneamente in cambio di un nuovo arrivo. Perché le direttive di Fedeli sembrano chiare: la somma tra arrivi e partenze deve essere zero in termini di budget.