SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Finalmente la buona notizia: venerdì 15 l’incrocio tra via Val Tiberina e la Statale 16, da lungo tempo chiuso a causa di lavori che hanno visto coinvolto il Ciip, sarà riaperto al traffico. Questo comunica al presidente del Comitato di Quartiere Agraria, Antonio Romano, il direttore dei lavori del Comune di San Benedetto, Nicola Antolini, in una mail di risposta scritta ieri, lunedì 11 febbraio.

“In riferimento alla vostra mail, in qualità di Direttore dei Lavori, vi informo che, in accordo con l’ufficio viabilità, il giorno 15 febbraio, condizioni meteo permettendo, verrà realizzata la segnaletica orizzontale e verticale relativa all’intersezione tra via Val Tiberina e la Strada Statale 16. Al termine delle operazioni verrà riaperto il transito sulla intera area di cantiere.

Tengo a precisare che non è stato possibile effettuare precedentemente tale riapertura in quanto non era stato completato il collaudo statico dell’opera realizzata, a causa della mancata presentazione di alcune certificazioni, che l’impresa appaltatrice ha fornito nella giornata di mercoledi 6 febbraio, e il collaudo pertanto è stato depositato presso il competente ufficio del Genio Civile nella giornata successiva di giovedi 7 febbraio”.

Spiega Romano: “Poiché già in un incontro con gli assessori nel febbraio 2018 ci fu detto che l’incrocio sarebbe stato riaperto alla fine dell’estate, e poi i termini sono sempre slittati fino a gennaio 2019, in un nostro incontro come Comitato di Quartiere, martedì 5 febbraio, si è deciso di scrivere una lettera scritta, indirizzata sia al Comune che al Ciip, in modo da avere una risposta scritta, in quanto in precedenza abbiamo sempre avuto risposte orali. La lettera, da me preparata venerdì, è stata inviata ieri, lunedì 11, giornata in cui ho ricevuto la risposta di Antolini”.

“Contemporaneamente abbiamo letto su Facebook della manifestazione di protesta dell’ex consigliere comunale Gianluca Pasqualini, che minacciata di buttare giù la recinzione del cantiere. E ci ha accusato anche di non aver fatto nulla per accelerare la riapertura della strada, mentre invece abbiamo seguito passo passo tutta l’evoluzione della vicenda. Pasqualini è partito da solo, nonostante mi conosca e abbia stretti rapporti con alcuni componenti del comitato: ci poteva chiamare. Tutto poi è avvenuto a ridosso della riapertura…” conclude con un pizzico di ironia Romano.